Calo udito: ipoacusia transitoria (tappo di cerume e otite) e ipoacusia trasmissiva

Quando il calo uditivo interessa un solo orecchio si parla di ipoacusia monolaterale. Se da un pò di tempo si sente male da un orecchio è bene quindi rivolgersi a un otorinolaringoiatra che, oltre alla visita medica specialistica, farà anche un esame audiometrico: in una cabina , attraverso l’invio di suoni di intensità variabile, viene misurata la soglia uditiva (espressa in decibel).

A volte il calo uditivo è transitorio ed è legato a cause banali, come tappi di cerume nell’ orecchio o l’ infiammazione della pelle del condotto uditivo esterno, frequente in chi va in piscina (in questi casi si ha la sensazione di orecchio ovattato, come se i suoni giungessero attutiti). Per tornare a sentire bene, basta rimuove il tappo di cerume e pulire il condotto.

In altri casi invece, il calo dell’ udito può essere dovuto ad una lesione della membrana del timpano, che si perfora per barotrauma (sbalzi pressori in aereo o durante l’ attività subacquea) o per un’ otite. In genere, la corretta terapia antibiotica porta al ripristino dell’ integrità del timpano entro due mesi.

Le donne tra i 20 e 40 anni manifestano spesso un’ ipoacusia trasmissiva in cui la catena di ossicini che trasmettono i suoni (soprattutto la staffa) è bloccata nei suoi movimenti da placche calcaree (come la ruggine che blocca gli ingranaggi di un orologio). La sostituzione della staffa con un mini-intervento restituisce l’ udito.

Trovate altre informazioni sui più comuni disturbi dell’ udito qui: Otite media catarrale, tappo di cerume, calo udito

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