Cura della Ptosi congenita nei bambini: difetto della palpebra degli occhi che non si apre completamente

cura-della-ptosi-congenita-nei-bambini-difetto-della-palpebra-degli-occhi-che-non-si-apre-completamenteLa ptosi infantile è un disturbo che si verifica quando un bambino nasce con una o due palpebre degli occhi “basse”. La soluzione alla ptosi infantile è chirurgica e l’ intervento va effettuato entro i 5-6 anni di età.
La ptosi infantile nei bambini si verifica quando la palpebra dell’ occhio non si apre completamente; in questi casi è necessario l’ intervento di un chirurgo: la pstosi infantile è infatti un disturbo da curare prima dei 6 anni di età per non correre il rischio di avere danni irreversibili alla vista del bambino.
Nella ptosi infantile può capitare che una o entrambe le palpebre degli occhi non funzionino a dovere e quindi non si sollevino completamente. Il disturbo si chiama ptosi congenita e colpisce il neonato dalla nascita.
La ptosi congenita non è da mettere in relazione a traumi da parto o a malattie neurologiche sistemiche, ma è causata da una distrofia localizzata del muscolo elevatore della palpebra che non funziona e ostruisce meccanicamente l’ asse visivo impedendo un normale sviluppo della vista. Può colpire un occhio solo oppure entrambi gli occhi. In quest’ ultimo caso i bambini sono costretti a sollevare il mento per poter avere una visuale migliore. Inoltre, in quasi tutti i bambini, la ptosi arriva a determinare anche un difetto visivo: l’ astigmatismo.

CURA DELLA PTOSI INFANTILE CONGENITA: L’ INTERVENTO CHIRURGICO NEI BAMBINI ENTRO I 5 ANNI


La ptosi congenita non migliora da sola con il tempo, per cui si consiglia di operare il bambino entro i 5 anni, in età prescolare, in modo tale da evitare anche i danni psicologici dovuti allo stare insieme ad altri bambini, ma anche conseguenze più serie: se non trattato in tempo, il difetto visivo può diventare infatti irreversibile.
Gli interventi che si possono effettuare per la cura della ptosi infantile sono diversi, a seconda dell’ importanza del problema e possono comportare un accorciamento del muscolo elevatore della palpebra (il muscolo che dovrebbe aprire la palpebra), oppure un intervento che collega la palpebra al sopracciglio con tessuto prelevato dalla coscia del paziente in modo da essere permanente, senza rischi di rigetto.
La scelta dell’ intervento chirurgico per la cura della pstosi congenita nei bambini è da valutare caso per caso.
L’ importante è rivolgersi a medici esperti e competenti. Per un chirurgo oculoplastico l’ intervento chirurgico per la cura della ptosi congenita nei bambini è uno dei più comuni interventi eseguito nei bambini con risultati molto soddisfacenti.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Dottor Francesco Bernardini
Sito Internet: www.oculoplasticabernardini.it

Laureato in Medicina e Chirurgia all’ Università di Genova nel 1992.
Nel 1998 il Dottor Francesco Bernardini ha conseguito il Diploma di specializzazione in Oftalmologia all’ Università di Genova con lode. Conseguita l’ abilitazione professionale per gli Stati Uniti (1996), ha ottenuto una fellowship clinica di 2 anni in Chirurgia oculoplastica, ricostruttiva e orbitaria all’ Università di Cincinnati in Ohio, Stati Uniti.
È socio della Società oftalmologica italiana (Soi), Società italiana di chirurgia oftalmoplastica (Sicop).
È libero professionista e svolge attività di consulente in diversi ospedali di Genova e Torino.

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