Decaffeinato contro disturbi da stress, insonnia, pressione alta, tachicardia, aritmia, attacchi di ansia

Dall’ epoca del suo lancio, nel 1905, il caffè decaffeinato ha avuto un successo esponenziale, in modo particolare in Italia, sesto Paese al mondo per consumo di decaffeinano “amico del cuore“. In effetti la tazzina di decaffeinato è la soluzione ideale per tutti coloro che soffrono di disturbi da stress come insonnia, pressione alta, tachicardia, aritmia, attacchi di ansia, e che rischiano di vedere peggiorare i loro disturbi assumendo sostanze eccitanti. Per legge, infatti, il decaffeinato deve contenere meno dello 0,1% di caffeina, vale a dire circa 3 mg a tazzina, contro i 75 mg contenuti in un caffè espresso della varietà Arabica (povera di caffeina per natura), i circa 100 mg forniti da una tazzina di caffè miscela Robusta e i ben 150 mg di un caffè lungo in tazza.

Privo di sostanze eccitanti e ottenuto con procedimenti sicuri, anche il decaffeinato però non è adatto a tutti. Il decaffeinato è sconsigliato a chi soffre di gastrite, colite, ulcera e reflusso esofageo. Anche se è più leggero e digenbile del caffè normale perché il chicco è stato privato di gran parte delle cere, durante il processo di torrefazione del decaffeinato si sviluppano comunque dei composti che possono provocare secrezioni acide piuttosto fastidiose.

Potrebbero interessarti anche...