Pesce in scatola: quali sono i migliori pesci in scatola?

migliore pesce in scatola

migliore pesce in scatola
Oggi il pesce in scatola (in vasetto o in lattina) è pratico e buono: viene confezionato in contenitori ermetici e sottoposto alla sterilizzazione, per renderlo sicuro e permetterne la lunga conservazione.

Quando acquisti del pesce in scatola, per prima cosa verifica le condizioni del contenitore: è una questione di sicurezza. Controlla bene la scatola di metallo che non deve essere danneggiata, non deve presentare parti arrugginite o rigonfiamenti (sintomo di uno sviluppo microbico potenzialmente pericoloso). Nel caso del vasetto di vetro, invece, assicurati che il tappo chiuda perfettamente e non sfiati all’apertura, liberando del gas.

Per tutto il pesce sott’olio, l’uso dell’olio extravergine di oliva è sicuramente un punto di merito.
Una volta aperta la scatola, ricordati che l’alimento va consumato entro massimo 2-3 giorni.

Tutti i pesci in scatola forniscono importanti nutrienti: proteine, ferro (dagli 0,8 grammi del salmone ai 2,1 grammi dello sgombro, calcolati per 100 grammi in salamoia), calcio (soprattutto nello sgombro: 185 mg ogni etto).
Il modo più sano per mangiare il pesce in scatola è con verdure crude e pane.

Migliore tonno in scatola: quale scegliere

La qualità del tonno in scatola è legata alla specie utilizzata. E’ eccellente il tonno rosso Thunnus thynnus (quello tipico di tonnara), ma sono buoni anche il “pinna gialla” e l’ alalunga.
Anche il taglio del tonno è molto importante: la parte più tenera e saporita è la “ventresca”, ricavata dalla parte ventrale del pesce.

In commercio puoi trovare il tonno presentato in filetti o in tranci (interi e non). La presentazione del tonno in filetti è tipica delle confezioni in vetro, mentre quella in tranci è utilizzata nei contenitori di metallo.
Nella scatoletta, un tonno di buona qualità si presenta come un trancio in un unico pezzo con cerchi concentrici ben visibili.
Il colore rosato o più chiaro del tonno segnala l’utilizzo di una specie di buona qualità, mentre un colore tendente al bruno indica l’uso di parti o specie meno pregiate o addirittura di tonno “ossidato”, tenuto a lungo congelato prima di venire cotto e messo in scatola.

Salmone in scatola

Come per il tonno, la parte più pregiata del salmone in scatola è quella centrale del corpo, che possiede carne dal colore vivace (che vira dal rosso al rosa aranciato a seconda della specie), saporita, ma delicata e molto morbida.
E’ ottimo il salmone dell’Atlantico (Salmo Salar): è ricco di proteine e preziosi acidi grassi, come gli omega 3.

Pesce azzurro: alici (acciughe), sardine, sgombro in scatola

Il principale metodo di conservazione per alici è la salagione: il pesce viene decapitato ed eviscerato, lavato in acqua e sale e disposto nelle scatole a strati, alternando uno strato di acciughe a uno di sale grosso.
Nel lungo periodo di salagione in confezioni aperte, il pesce elimina acqua e grassi, fino a quando (completato il ciclo) le scatole sono chiuse ermeticamente e poste in commercio.
In alternativa, le acciughe salate si possono sfilettare e confezionare sott’olio in contenitori di vetro o metallo, senza subire trattamenti termici.

Per la lavorazione delle sardine, invece, i pesci vengono decapitati, puliti e lavati in salamoia. Poi le sardine vengono cotte immergendole in olio caldo per pochi minuti e, infine, vengono inscatolate. La colmatura con olio, la chiusura delle scatole e la sterilizzazione finale completano il procedimento.

La conservazione degli sgombri è simile a quella delle sardine, con una variante: gli esemplari più grandi vengono lessati in acqua leggermente salata e acidula, anziché cotti in olio.

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