Pillola RU486 in Italia: aborto volontario farmacologico e pillola abortiva RU486. Non è la “pillola del giorno dopo”

Pillola RU486 in Italia aborto volontario farmacologico e pillola abortiva RU486. Non è la pillola del giorno dopoLa pillola RU486, la pillola abortiva per l’ aborto volontario farmacologico, è arrivata anche in Italia. La pillola RU486 infatti è stata ufficialmente approvata in Italia. Il contestato farmaco che provoca l’ aborto farmacologico evitando alla donna un intervento chirurgico, era atteso in Italia, ma l’ ok all’ utilizzo della pillola RU486 è arrivato dall’ Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che ne ha autorizzato l’ utilizzo anche nel nostro Paese. La pillola RU486 è entrata così negli ospedali italiani, con lo scopo di rendere meno traumatica la decisione dell’ aborto volontario, una decisione comunque molto difficile.
L’ alternativa farmacologica all’ intervento chirurgico, in caso di aborto, data dalla pillola RU486 è stata giudicata efficace e sicura dalla stessa Oms (Organizzazione mondiale della sanità), tanto da averla inserita già nel 2005 nella lista dei farmaci essenziali. Ma non tutti sono ancora d’ accordo sull’ impiego della pillola RU486 per l’ aborto volontario farmacologico.

INTERRUZIONE DELLA GRAVIDANZA: POSSIBILITA’ DI SCELTA TRA INTERVENTO CHIRURGICO E PILLOLA RU486

Dopo il via libera dell’ Aifa, le donne italiane che decidono di interrompere la gravidanza possono ora scegliere fra due procedure: quella tradizionale, che prevede ricovero, anestesia e intervento da effettuare entro le 12 settimane di gestazione, e quella farmacologica, che consiste nella somministrazione della pillola RU486 a base di mifepristone, entro sette settimane di gravidanza. La pillola RU486 può essere utilizzata in Italia solo in ospedale, così come prevede l’ articolo 8 della legge 194 sull’ aborto in Italia, e non può essere acquistata in farmacia, né presa a casa propria.

ABORTO FARMACOLOGICO: COME AGISCE LA PILLOLA RU486

Premesso che ogni Paese ha le sue regole riguardo al termine massimo entro cui somministrare la pillola abortiva RU486, ecco come agisce la RU486 sull’ interruzione della gravidanza:

PILLOLA RU486 E MIFEPRISTONE
Dopo aver accertato, tramite un’ ecografia, che la gravidanza è inferiore a sette settimane, il medico somministra il mifepristone, la molecola base della pillola RU486 che blocca i recettori del progesterone (ormone necessario a sostenere la crescita dell’ embrione) sulla mucosa e sulla muscolatura dell’ utero, favorendone la dilatazione del collo dell’ utero. Nella maggior parte dei casi (il 70% circa), l’ aborto farmacologico avviene entro 4 ore dall’ assunzione della prima pillola, mentre nel restante 30% l’ aborto avviene entro le 24 ore.

ABORTO FARMACOLOGICO E PROSTAGLANDINA
Dopo 24, massimo 36 ore, viene somministrata una prostaglandina, una sostanza che stimola le contrazioni uterine per favorire l ‘espulsione dell’ embrione. Durante questo tempo, la donna deve rimanere in ospedale, sotto osservazione. Nella maggior parte dei casi l’ aborto avviene entro 4 ore: soltanto in una piccola percentuale (2%) è necessario ricorrere all’ intervento chirurgico per asportare il feto non rimosso con la pillola. Dopo circa 10-14 giorni bisogna tornare in ospedale per un controllo.

LA PILLOLA RU486 NON È LA “PILLOLA DEL GIORNO DOPO”

C’è ancora molta confusione sui farmaci che impediscono una gravidanza indesiderata: spesso, infatti, si tende a scambiare la pillola abortiva RU486 con la “pillola del giorno dopo”. In realtà, la pillola abortiva RU486 è un farmaco che, tramite un meccanismo inibitorio sugli ormoni, arresta una gravidanza già in corso alla settima settimana di gestazione. La “pillola del giorno dopo” invece impedisce, se presa entro 72 da un rapporto “a rischio”, la fecondazione dell’ ovulo da parte dello spermatozoo o, se questa è già avvenuta, l’ impianto dell’ embrione.

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