Salute ed elettrosmog: ripetitori, cellulare, televisore, elettrodomestici. Come proteggersi dall’ elettrosmog

Le radiazioni emesse dai ripetitori per i cellulari sono bassissime, ma molto dipende dalla concentrazione: cioè da quanti ripetitori ci sono nella stessa area.

E’ bene inoltre imparare a proteggersi anche dalle onde elettromagnetiche prodotte da telefonini, tv & Company.

Elettrosmog: ripetitori, onde elettromagnetiche e salute

Soprattutto per chi vive in città, basta alzare lo sguardo per vederle: le antenne dei telefonini (i ripetitori), chiamate in gergo tecnico stazioni radio base, assomigliano spesso a luci al neon “in piedi”, ma ne esistono anche di forme diverse (consultando il sito internet www.elettrosmog.it si trova il campionario completo).
La diffusione esponenziale dei cellulari (e il loro utilizzo non solo per “parlare” ma anche per inviare foto, scaricare video, navigare su internet) ha portato ad una crescita capillare di questo tipo di ripetitori, che emettono onde in orizzontale (l’inquinamento è dunque minore per chi abita sotto l’antenna rispetto a chi vive nei palazzi di fronte).

Le antenne per la telefonia mobile coprono ambiti territoriali di piccole dimensioni, dette “celle” e, cosa più importante, lavorano a potenze molto basse (intorno ai 120-150 watt, come una potente lampadina di casa). I rischi per la salute sono quindi ridotti al minimo. La ricerca scientifica ha dimostrato che i tessuti umani si riscaldano (e possono risultare danneggiati) solo quando sono sottoposti a onde di forte intensità, e questo non è il caso delle singole stazioni radio base.
Il problema si pone invece quando in un’area ne sono presenti troppe: certamente i campi elettromagnetici si sommano tra di loro.

Non esiste ad oggi alcuna prova certa che un’ esposizione prolungata ad onde elettromagnetiche, a bassi livelli, possa produrre effetti nocivi per la salute. In assenza di certezze vale però la pena di applicare il principio di precauzione suggerito anche dall’ Unione Europea, che consiste nel minimizzare il più possibile l’ esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto per i bambini e le donne in gravidanza. La stessa Codacons (associazione di consumatori) si batte da anni contro l’ elettrosmog affinché venga regolamentata l’ installazione delle stazioni radio base.

Il vero problema, infatti, è quello di capire qual’è la quantità complessiva di onde elettromagnetiche alle quali siamo esposti sia fuori casa che tra le mura domestiche. Un limite delle normative vigenti è quello di considerare solo gli impianti fissi, cioè le antenne dei ripetitori, mentre non si dice nulla a proposito dei dispositivi mobili (i cellulari), il cui uso è in realtà molto più insidioso per la salute.
La IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato le radiazioni elettromagnetiche dei telefonini e delle reti wireless come possibili fattori di cancro: sono meno pericolosi dei raggi solari, ma comunque non innocui.
L’ esposizione ai campi a radiofrequenza di chi utilizza un telefonino è molto superiore a quella di chi vive vicino a un’ antenna (ripetitore). E questo si verifica anche se i cellulari trasmettono sporadici segnali, che servono a mantenere il contatto con la cella in cui si trovano, ed emettono energia a radiofrequenza solo durante le chiamate, mentre le stazioni radio base le trasmettono continuamente.

Se si vive in una zona ad alta concentrazione di elettrosmog ci si può rivolgere ad un’associazione di consumatori (come la Codacons) che, oltre a eseguire le misurazioni necessarie, può dare una consulenza legale nel caso in cui i valori risultino superiori a quelli previsti per legge. Se così fosse infatti, dovrà essere richiesto un provvedimento “d’ urgenza” (ma in realtà occorrono anni!) per spostare l’antenna.

Come usare il cellulare per ridurre le onde elettromagnetiche

Quello che si può fare subito è ridurre l’ esposizione ai campi elettromagnetici imparando ad usare bene il cellulare. Ecco delle semplici regole da applicare:
– usare sempre l’ auricolare tenendo il telefonino a 30 cm di distanza dall’ orecchio
– ridurre la durata delle conversazioni, alternando l’ orecchio usato
non usare il cellulare in auto o in treno, dove c’è un’amplificazione e una concentrazione del segnale causato dalla struttura metallica del veicolo
– tenere il meno possibile il cellulare a contatto con il corpo, anche se non si sta telefonando (emette comunque un segnale di riconoscimento)
scegliere un cellulare con un basso Sar (l’unità di misura delle onde elettromagnetiche emesse dagli apparecchi che noi assorbiamo).

Come diminuire le onde elettromagnetiche a casa

Le onde elettromagnetiche sono anche in casa. La sicurezza degli elettrodomestici viene sempre certificata per norma (CE), ma è possibile anche proteggersi ulteriormente. Ecco dei consigli utili per ridurre l’ esposizione alle onde elettromagnetiche anche a casa.

TELEVISORE
Quando è acceso, il televisore emette campi elettromagnetici di varia frequenza, soprattutto dietro e di lato. Non lasciate in stand-by il televisore e guardatelo stando almeno ad 1 metro di distanza (2 metri per i bambini).

ELETTRODOMESTICI
Lavatrici e lavastoviglie, per esempio, emettono campi magnetici con un raggio di circa 50 cm. Scegliete programmi più rapidi e non state mai troppo vicino quando sono in funzione.

CORDLESS
Ha una potenza molto bassa, che si riduce ulteriormente per quelli a tecnologia “eco-mode”. Cambiate spesso orecchio mentre parlate e tenete la base almeno a 50 cm dal letto (se avete il cordless in camera).

ASCIUGACAPELLI
Emette una forte radiazione elettromagnetica. Per fare in fretta lo si tiene molto vicino alla testa. Mantenete invece sempre una distanza di 20-30 cm e cambiate mano mentre lo usate.

STEREO E HI-FI
L’emissione degli amplificatori è proporzionale alla loro potenza e al livello del volume durante l’uso. State sempre ad almeno 50 cm dall’ impianto (40 cm dalle casse) e limitate il volume.

IMPIANTI ELETTRICI
La tensione nei cavi produce campi elettrici anche se non ci sono apparecchiature collegate. Installate un disgiuntore di rete (interruttore che riduce la tensione quando non serve).

Wl-FI
L’ irradiazione degli apparecchi collegati dipende dalla potenza di trasmissione e dal flusso di dati. Tenete il pc portatile lontano dal corpo se è connesso e disattivate la rete quando non la usate.

LAMPADINE
Anche quelle a basso consumo generano campi elettrici e magnetici (bassa-media frequenza). Cercate di stare sempre a 30 cm di distanza per ridurre l’ esposizione ai campi elettrici.

MICROONDE
Funziona tramite radiazioni ad alta frequenza. Quando è usurato, possono verificarsi perdite. Tenete puliti sportello e guarnizioni e state a circa 1 metro di istanza se è in funzione.

SVEGLIA
Se è elettrica e se la tenete sul comodino crea un campo elettromagnetico proprio vicino aia testa. Posizionatela almeno ad 1 metro dal cuscino, oppure sceglietene una che funzioni a pile.

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