Sintomi salmonella, contagio, terapia di cura

Come evitare di prendersi la salmonella ?
La salmonellosi è un’ infezione gastrointestinale provocata dai batteri del genere salmonella. La trasmissione avviene per via oro-fecale, cioè attraverso il consumo di alimenti contaminati da residui di feci infette.

Salmonella: sintomi e contagio

I sintomi dell’ avvenuto contagio sono: frequenti scariche di diarrea, vomito, crampi addominali, nausea, mal di testa e febbre (anche elevata).
I sintomi della salmonella possono comparire da 12 a 72 ore dopo l’ ingestione degli alimenti contaminati e possono protrarsi per 5-7 giorni.

Nei casi più gravi, la diarrea può provocare un grave stato di disidratazione, soprattutto nei bambini e negli anziani, se non si ha l’ accortezza di bere molto (té, spremute, succhi di frutta ma anche acqua minerale) per compensare l’ abbondante perdita di liquidi.

Salmonella: terapia di cura

In genere, la terapia di cura per la salmonella è sintomatica e consiste nel ricorrere a soluzioni reidratanti (bustine di sali minerali da sciogliere nell’acqua), farmaci antidiarroici e fermenti lattici per riequilibrare la flora intestinale messa a soqquadro dai batteri.

Prevenire la salmonella: cibi a rischio da evitare

Purtroppo prevenire le infezioni da Salmonelle non è sempre facile, perché gli insidiosi germi non danno alcun segno della loro presenza, dal momento che il cibo contaminato mantiene intatte le sue caratteristiche organolettiche di sapore, odore, colore e consistenza.
In linea generale, poiché i batteri della Salmonella si trasmettono attraverso l’ ingestione di alimenti a rischio, la prevenzione consiste nel limitare il consumo (se non è sicuro al 100%, per esempio al ristorante) di certi cibi.

Sono da evitare: le uova crude o poco cotte, la maionese e le altre salse o creme a base di uova fresche (come la crema pasticcera).
Attenzione anche al consumo di carne cruda o cotta al sangue, specie per quanto riguarda il pollame, e alle “paste” di carne fresche come le salsicce.

E’ inoltre da evitare il consumo di latte crudo, cioè non pastorizzato, che un tempo si trovava solo nelle cascine ma che oggi viene venduto nei supermercati e nei dispenser distribuiti in diversi punti della città.

Una raccomandazione a parte va fatta per chi ama viaggiare e soggiornare nei paesi esotici, dove non vengono rispettati gli standard di qualità dell’ acqua. Quella del rubinetto rischia di essere contaminata da vari germi (comprese le Salmonelle), soprattutto se la clorazione è insufficiente.
Il consiglio è quindi bere solo acqua minerale stappata in tavola dal cameriere ed evitare di consumare frutta e verdura fresche lavate con acqua sospetta.

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