Cause tumore bocca: cura tumore lingua-palato

Negli ultimi anni si è verificato un aumento dei casi di tumore alla bocca soprattutto tra i giovani.

Una della cause è il Papilloma Virus. La via principale di trasmissione del Papilloma Virus è quella sessuale, il contagio però non avviene attraverso il sangue o altri fluidi come lo sperma, ma per contatto diretto. È sufficiente quindi accostarsi ad una zona infetta per ammalarsi. Esistono oltre cento tipologie diverse del virus HPV: alcune sono eliminate spontaneamente dall’ organismo senza lasciare traccia, altre possono causare lesioni ai genitali oppure dare origine al tumore del collo dell’ utero nella donna.
L’ Hpv può essere trasmesso anche attraverso un rapporto orale: se la lingua, le labbra o altre parti della bocca entrano in contatto con genitali infetti possono ammalarsi a loro volta. Considerando che questo virus causa lesioni infiammatorie che possono anche degenerare (come accade nei genitali) e considerando che il tumore alla bocca parte proprio da lesioni infiammatorie, esiste un legame fra le due malattie.
La pratica del sesso orale può quindi portare il virus ad attecchire sulla bocca. La trasmissione avviene tramite rapporti orali non protetti dai geni­tali di un soggetto HPV positivo; trovate maggiori informazioni in questo articolo correlato (cliccate qui): Papilloma Virus e tumore alla lingua

Tra le altre cause e i fattori di rischio, sono soprattutto fumo, alcol, eccessiva esposizione al sole, cattiva igiene orale e alimentazione scorretta a favorire il tumore al cavo orale. Si tratta di un tumore maligno che che si origina sempre da una mucosa ma che può comparire in diverse sedi come labbra, gengive, palato o lingua. Proprio la lingua è quella colpita con maggiore frequenza dal tumore, in particolare la parte sottostante denominata “pavimento orale”.
È in crescita anche il tumore del labbro, più comune negli uomini, soprattutto quelli con la pelle chiara e che trascorrono molto tempo al sole a causa del lavoro svolto (come muratori, pescatori e agricoltori).

Negli ultimi anni si è registrato inoltre un aumento di casi di tumore alla bocca anche in persone giovani con uno stile di vita sano. La spiegazione di questi casi arriva dalla genetica: una persona predisposta fin dalla nascita può sviluppare con più facilità la malattia, anche se non ha fattori di rischio.
In genere, le forme giovanili di tumore alla bocca sono più aggressive, come se il sistema naturale di difesa fosse meno reattivo e vi fosse un habitat genetico particolarmente favorevole al tumore.

Cause tumore bocca: fumo di sigaretta

Tra i fattori che favoriscono la malattia, il fumo di sigaretta occupa il primo posto.
Nicotina e tabacco, a lungo andare, favoriscono la trasformazione delle cellule della bocca in senso maligno: nicotina e tabacco sono nocivi per tutto l’organismo e lo sono ancora di più per il cavo orale, il primo organo che incontrano.

Nei fumatori inoltre, le labbra e la loro mucosa sono a diretto contatto con la sigaretta: oltre ad assorbire le sostanze nocive, i fumatori subiscono anche lo sfregamento continuo esercitato dalla sigaretta sulle labbra. Questo piccolo ma ininterrotto trauma nel tempo può favorire la comparsa di piccole ulcere, che possono trasformarsi in lesioni maligne.

Per la stessa ragione sono a rischio anche i fumatori di pipa: è vero che non aspirano il fumo, ma è altrettanto vero che lo sfregamento della pipa sulle mucose è più deciso e quindi più invasivo.

Tumore bocca e abuso di alcolici

Un’ altra cattiva abitudine altamente nociva per la salute della bocca è data dall’abuso di alcolici. Come il fumo, anche queste sostanze possono indebolire le mucose del cavo orale.

La situazione si complica se la persona beve e fuma insieme: l’ effetto combinato di questi due vizi porta alla diminuzione delle difese naturali dell’organismo a livello della mucosa che, sottoposta alle continue aggressioni di sostanze dannose come tabacco e alcol, perde il suo naturale potere protettivo.

Le persone che fumano e bevono hanno un rischio che vale molto di più della somma dei due vizi: la combinazione fra alcol e fumo infatti aumenta vertiginosamente le probabilità di tumore alla bocca. Circa il 90% dei casi di tumore del cavo orale sono attribuibili al consumo di alcol e tabacco.

Tumore bocca: a rischio chi non si lava i denti

Avere una bocca trascurata può aumentare il rischio di tumore alla bocca. In questi casi si possono formare lesioni che, se ignorate, diventano croniche e possono facilitare la comparsa di forme tumorali.

Se non spazzolati, i denti accumulano la placca dentale: un aggregato molle e appiccicoso di colore bianco-giallastro, formato da residui di cibo, che funziona come un tetto isolante. Al di sotto di questa cappa si crea un ambiente privo di ossigeno, l’ ideale per lo sviluppo dei batteri che cominciano così a colonizzare la zona, causando lesioni e infezioni.
Se non si interviene, queste piccole ulcere possono diventare maligne.

Anche denti curati male possono agire allo stesso modo. Basti pensare, per esempio, a un dente con una superficie tagliente: finisce per causare piccoli ma continui tagli alla mucosa, minacciando la sua integrità. Con il tempo, la mucosa si indebolisce sempre di più fino a formare una lesione maligna.

Alimentazione e tumore bocca: più a rischio chi non mangia frutta e verdura

Anche l’ alimentazione è molto importante: le persone più colpite dalla malattia sono quelle che seguono una dieta povera di cibi freschi, come frutta e verdura. Questi alimenti contengono fattori antiossidanti e vitamina A che hanno un ruolo importante nella prevenzione del tumore alla bocca: proteggono le mucose e ostacolano la trasformazione delle piccole ulcere in lesioni maligne.

Se, da sola, la cattiva alimentazione può essere un fattore di rischio marginale, abbinata ad altri elementi negativi (come fumo, alcol e cattiva igiene orale) ha un effetto significativo sulla comparsa del tumore alla bocca.

Sintomi tumore bocca

Il sintomo caratteristico di questa malattia è la lesione ulcerata che all’inizio può essere confusa con una semplice afta: sono simili nell’ aspetto e sono entrambe molto dolorose e di colore bianco-rossastro.
Trovate maggiori informazioni sulle afte e su come riconoscerle in questo articolo correlato (cliccate qui): Lingua e afte-il check-up fai-da-te

Ci sono però delle differenze evidenti. Le afte durano al massimo 10-15 giorni, non sanguinano e non si induriscono. La lesione tipica dei tumori al cavo orale ha invece altre caratteristiche riconoscibili:
– tende a sanguinare con facilità
– fin dai primi giorni è dura ai bordi e con il tempo si indurisce sempre di più, anche verso il centro
– tende ad allargarsi e ad approfondirsi nel tessuto, arrivando alle fasce muscolari o all’osso sottostante la mucosa
– persiste nel tempo.

Non va trascurata o sottovalutata, perché è proprio da questa lesione che si sviluppa il tumore del cavo orale. Con il trascorrere del tempo infatti la piccola ulcera può trasformarsi in lesione maligna.

Per individuare eventuali anomalie, bastano uno specchio e alcuni minuti di osservazione attenta. Le zone da esaminare sono l’ interno delle guancia, il palato, le labbra e la lingua (compresa la zona sottostante).
Se si notano piccole lesioni, anche appena accennate, di colore rosso o bianco è bene non far finta di nulla. Nella maggior parte dei casi si tratta di afte, vesciche o blande lacerazioni. Se però non guariscono è bene rivolgersi al medico.

Diagnosi tumore bocca

La presenza di una tumefazione (gonfiore) persistente sulla bocca o nel cavo orale, la comparsa di una macchia che non se ne va oppure di una ferita che non si rimargina sono possibili segnali di allarme. In tutti questi casi è bene rivolgersi al medico.

La diagnosi è abbastanza semplice: quando lo specialista (l’ otorinolaringoiatra oppure l’ oncologo specializzato in chirurgia cervico-facciale) vede la lesione, la collega subito alla possibilità di tumore alla bocca.

Per avere la certezza si procede poi con la biopsia e, una volta stabilita la presenza della malattia, bisogna procedere con la sua stadiazione: bisogna cioè cercare di capire quanto è esteso il tumore e se presenta metastasi.
Infatti la malattia rischia di intaccare rapidamente altri organi vitali: la sua diffusione è facilitata dalla presenza nella bocca e nel collo di molti vasi linfatici che si irradiano anche nel resto dell’ organismo.

Di solito, per capire a che punto è il tumore, lo specialista prescrive la Tac o la Risonanza magnetica.
La Tac è un esame che riesce a vedere molto bene se e quanto le ossa della zona sono interessate: è utile quindi per l’analisi della mandibola o del mascellare superiore.
La Risonanza magnetica invece dà maggiori informazioni sui tessuti molli, come quelli del collo. Per studiare al meglio questa zona lo specialista può richiedere anche di effettuare un’ ecografia.

Cura tumore bocca

La stadiazione del tumore è fondamentale soprattutto per stabilire il tipo di cura. Il tumore della bocca, se riconosciuto in fase precoce, può essere curato con successo con elevate percentuali di guarigione.
Se invece la malattia non è curata nel modo corretto e subito, causa altre conseguenze serie: le parti colpite non sono più in grado di funzionare perfettamente, di conseguenza parlare, deglutire e mangiare diventa difficile.

Oggi la cura è su misura: viene valutata in base all’ estensione del tumore e alle sue caratteristiche, ma anche in base alla persona colpita e al suo stile di vita.

In linea di massima, i tumori di piccole dimensioni (inferiori ai due centimetri) sono operati. L’ intervento chirurgico avviene in anestesia generale: attraverso la bocca, il chirurgo arriva all’ area colpita e asporta la lesione maligna.
Per precauzione si tolgono anche i linfonodi del collo, sebbene solo di rado i tumori piccoli sviluppano metastasi.

Se le lesioni sono di grandi dimensioni si procede sempre per via chirurgica, ma in modo più invasivo. In questo caso bisogna asportare il tumore e poi ricostruire la zona operata. Per farlo, il chirurgo può usare parti di tessuto prelevate dalla persona stessa. Per esempio, per ricostruire la lingua si può utilizzare il muscolo dell’ addome oppure la cute o la sottocute della coscia. Mentre per la mandibola si può utilizzare il perone: osso della gamba non strettamente necessario per camminare.
Ovviamente si tratta di interventi molto delicati, resi possibili dal miglioramento delle tecniche microchirurgiche: i tessuti e le ossa prelevati vanno lavorati, sagomati e innestati in modo da essere adattati al loro nuovo ruolo. Il chirurgo deve procedere anche a collegare i vasi sanguigni prelevati a quelli della zona, in modo da permettere la circolazione.

In alcuni casi la chemioterapia e la radioterapia possono sostituire la chirurgia.

Prevenzione tumore bocca

La prevenzione del tumore alla bocca passa anche e soprattutto dai gesti semplici. Innanzitutto rinunciare all’ alcol e alle sigarette, visti i danni che causano.

Poi occorre curare con attenzione la propria alimentazione: per assicurarsi una buona dose di antiossidanti, è importante mangiare ogni giorno dalle tre alle cinque porzioni di frutta o verdura fresca.

È fondamentale inoltre occuparsi dell’ igiene della bocca, non tralasciando mai la pulizia dei denti e della lingua. Questa operazione va ripetuta dopo ogni pasto.
È indispensabile anche completare la rimozione della placca con il filo interdentale e servirsi dell’ aiuto di prodotti specifici, come collutori antiplacca. Chi soffre di tartaro deve effettuare la pulizia dei denti una-due volte all’anno: va effettuata da un igienista dentale qualificato presso uno studio dentistico.

Quello del cavo orale è uno dei pochi tumori che con una visita di prevenzione si può scongiurare. Per tutti è quindi bene fare una visita di controllo dal dentista ogni anno: il controllo è indispensabile per individuare precocemente eventuali macchie o lesioni sospette alla bocca. Il ruolo del dentista è quindi basilare: nei casi sospetti o più seri, è proprio il dentista a consigliare ulteriori accertamenti presso strutture specializzate come gli istituti e i centri oncologici.

Non bisogna mai sottovalutare alcun disturbo della bocca, nemmeno una lieve gengivite. Questo vale per i bambini ma anche per gli anziani, perché le dentiere mobili così come le protesi fisse possono provocare microlesioni che a lungo andare possono evolvere in forme tumorali.

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