Ecografia della pelle per psoriasi e tumore della pelle. Cura malattie della pelle

L’ ecografia della pelle aiuta a controllare l’ evoluzione di una malattia quando viene trattata con i farmaci, soprattutto in caso di psoriasi e tumore della pelle.

La nuova applicazione dell’ ecografia della pelle è stata messa a punto dall’ equipe medica del dipartimento di Dermatologia dell’ Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, guidata dal professor Gianfranco Altomare (ordinario di Dermatologia all’università di Milano).
L’ ecografia della pelle si è dimostrata molto utile, non tanto per la diagnosi delle malattie della pelle, ma soprattutto per verificarne l’evoluzione. Grazie a questa tecnologia infatti, si possono ottenere dati obiettivi, al contrario di quelli basati unicamente su un esame clinico, derivante dalla visita visiva.
L’ ecografia cutanea della pelle ha come scopo principale quello di valutare gli effetti della cura e quindi di monitorare il trattamento in corso. L’ introduzione dell’esame ecografico della pelle permette, in maniera assolutamente non invasiva e attendibile, di controllare l’evoluzione della malattia e la risposta alle cure attraverso la misurazione di alcuni parametri.

L’ ecografia è ormai diventata un esame di routine, fondamentale in diversi campi della medicina. Lo sviluppo dell’ ecografia dei tessuti superficiali della pelle è stato possibile da quando sono diventate disponibili sonde ecografiche ad alta frequenza (comprese fra 12 e 20 MHz). Queste ultime sono indispensabili per lo studio della cute e del tessuto sottocutaneo: infatti, più è alta la frequenza e meno le onde vanno in profondità, e questo permette di ottenere immagini molto definite e dettagliate, con una riproduzione fedele dei diversi strati della pelle.

L’ ecografia della pelle si esegue come tutte le altre ecografie, applicando sulla cute il gel per lo scorrimento della sonda. L’ apparecchio è un normale ecografo che però deve disporre di una sonda ad alta frequenza: è grazie a quest’ultima che è possibile distinguere l’epidermide, il derma e il tessuto sottocutaneo (i tre strati che costituiscono la pelle), che hanno una ecogenicità (capacità di creare un’ eco) diversa e uno spessore variabile a seconda del sesso, dell’età, del tipo costituzionale, della razza e della zona del corpo.

Questa tecnica è molto vantaggiosa per monitorare lo sviluppo della malattia e la risposta alle cure con i farmaci, in questo modo si può seguire passo per passo l’effetto di un trattamento e avere degli strumenti oggettivi per constatare se la cura va bene o deve essere modificata.
In particolare l’ ecografia della cute si è dimostrata utile per monitorare i tumori della pelle, i linfonodi, le malattie autoimmunitarie e infiammatorie, come la psoriasi (trovate maggiori informazioni qui: Sintomi psoriasi e cura-Macchie rosse della pelle).
La psoriasi è una delle principali malattie croniche della pelle, per la quale non esiste ad oggi una cura risolutiva o una cura migliore di un’altra, in quanto ogni persona risponde in maniera diversa al trattamento scelto dallo specialista. Per questo l’ecografia della pelle diventa davvero un importante strumento nelle mani del dermatologo.

Il vantaggio dell’ ecografia è che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni, che non hanno alcuna controindicazione. È adatta per tutti i tipi di pelle e si può fare sia agli adulti che sui bambini, basti pensare che viene ormai largamente utilizzata durante tutta la gravidanza per monitorare il feto, senza comportare rischi.
Inoltre si può eseguire senza problemi su qualunque zona del corpo; l’unica difficoltà è rappresentata dalle parti più difficilmente raggiungibili come quelle concave, per esempio dietro all’orecchio, o dove ci sono molti peli. In questi casi basta utilizzare due semplici accorgimenti: applicare più gel o servirsi dei distanziatori.

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