Ginnastica posturale per la cura di mal di schiena, cervicale, lombalgia, lordosi, sciatica, artrite

Il metodo Mèzières è una rieducazione posturale che attraverso l’ esercizio e l’ allungamento di muscoli poco elastici elimina le disfunzioni che causano diverse patologie legate in particolare alla schiena. La fisioterapista Francois Mèzières ha messo a punto questo particola­re metodo di rieducazione posturale, noto come Metodo Mèzières. La finalità di questo metodo è quella di curare ed eliminare le disfunzioni che determinano le patolo­gie legate al mal di schiena attraverso la ginnastica posturale. Gli esercizi posturali del Metodo Mèzières ripristinano la simmetria dei vari gruppi muscolari at­traverso l’ esercizio e l’ allungamento dei muscoli poco elastici. Il corpo è infatti “schiaccia­to” dalla propria forza-peso, dalla propria forza muscolare, dagli stati di tensione e contrazione, dalla perdita dell’ elasticità muscolare. La tensione psichica in particolare (spesso dettata dallo stress della vita quotidiana) determina inevitabilmente anche la tensio­ne muscolare.

LA GINNASTICA POSTURALE PER LA CURA DI MAL DI SCHIENA, CERVICALE, LOMBALGIA, LORDOSI, SCIATICA

Dagli anni ’60 e ’70 il Metodo Mèzières si è sviluppa­to in una metodica tecnica di movimenti finalizzati al riequilibrio muscolare e osteoarticolare. La ginnastica posturale del Metodo Mèzières va a modificare e correggere le patologie disfunzio­nali vertebrali (come, ad esempio, cervicobrachialgie, lombalgie, sciatalgie), articolari (come periartriti, co­xartrosi, gonartrosi) e quelle prettamente muscolari da “postura dismorfica” (come la ipercifosi o la iperlordosi).

Per mettere a punto il suo metodo, Mèziè­res ha analizzato l’ anatomia muscolare e soprattutto la cinesiologia muscolare, vale a dire il movimento dei muscoli, arri­vando al principio che ogni muscolo del corpo è col­legato all’ altro e sovrapposto come delle “tegole di un tetto”. I muscoli del corpo costituiscono diverse catene muscolari che Mèziè­res ha definito catena posterio­re, antero-inferiore, brachiale anteriore, anteriore del collo. Queste catene muscolari, trovandosi posturalmente in una condizione di ipertonicità (contrazione) possono determinare tutta una serie si disformismi (alterazione della forma) che si riflettono inizialmen­te in dolori muscolari e, se non curati, possono deter­minare delle vere e proprie forme patologiche. La finalità primaria del metodo Mèzières è quella di ri­equilibrare: riallungare le catene musco­lari e riadattarle. Una postura alterata, non simmetrica, determina inevitabilmente una disfunzione sia dei muscoli che delle strutture osteomuscolari.

Il Metodo Mèzières è dunque una pratica di rie­ducazione di tipo posizionale (postura) attraverso l’ esercizio e l’ allungamento dei muscoli poco elastici. I numerosi muscoli che costituiscono il corpo, so­prattutto quelli posteriori, agiscono sinergicamente come un unico grande e potente muscolo in grado di determinare deviazioni della corretta posizione del corpo attraverso l’ alterata posizione che fanno assumere alle vertebre e agli arti. Il trattamento con il Metodo Mèzières si fonda su delle sedute di terapia che iniziano con l’ osservazione da parte del terapista del­la postura assunta dal paziente e dei disformismi posturali (alterazioni della postura) che il corpo presenta rispetto alla forma simmetrica perfetta ed equilibrata. Dopo tale osservazione della postura personale si inizia il trat­tamento con un primo intervento manipolatorio sul diaframma e poi si passa al metodo vero e proprio. Le sedute di terapia sono finalizzate all’ esercizio dei gruppi mu­scolari ipertonici per il ripristino della loro elasticità e della loro sinergica funzione con gli altri muscoli attraverso delle posture personalizzate che sono indicate dal terapista e tenute plasticamente dal paziente.

Il metodo Mèzières non è indicato alle donne in gravidanza e a chi è affetto da sclerosi multipla. E’ invece possibile trattare col metodo Mèzières pazien­ti affetti dalle sintomatologie più disparate, dalle discopatie alle cervicalgie, casi ortopedici e neurologici, paralisi cerebrale infantile, persone con esiti di ictus, con ipertono marcato.

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