Gravidanza: dieta vegana senza rischi con gli integratori alimentari

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Quanto è importante assumere integratori alimentari in gravidanza se si segue una dieta vegana “stretta”?
Scopriamolo insieme in questo articolo.

La preoccupazione è legittima per le donne che seguono una dieta vegana e decidono di avere una gravidanza. Alcune carenze tipiche della dieta vegana stretta, per esempio carenze di ferro e di vitamina B12, possono diventare più severe in gravidanza. Il bisogno di ferro e di vitamina B12, così come il bisogno di molti altri oligoelementi e vitamine, è necessariamente più elevato in gravidanza.
Per fortuna, però, con gli opportuni integratori alimentari (preparati seguendo le più aggiornate linee guida sui bisogni nutrizionali in gravidanza e puerperio) è possibile seguire la dieta vegana senza correre rischi in gravidanza!

Gravidanza, dieta e integratori alimentari: consigli utili per una gravidanza sicura

In generale, e questo è valido per tutte le donne (indipendentemente dalla dieta seguita), prima di iniziare una gravidanza è indispensabile:

  • valutare le proprie condizioni fisiche e psichiche;
  • fare un check-up completo;
  • integrare oligoelementi, vitamine, sali minerali;
  • valutare le difficoltà del percorso, anche gestazionale, soprattutto se si hanno rischi particolari (per esempio, se la donna è a rischio di diabete, ipertensione, disfunzioni tiroidee, o soffre già di fibromatosi dell’utero, per citare le condizioni più frequenti).

La prevenzione è importante, anche dal punto di vista degli integratori alimentari, per garantire alla donna il miglior benessere anche dopo il parto. Oggi è giusto parlare di “progetto di salute” per mamma e bambino con dieta bilanciata e integrata, unita ad un sano stile di vita, essenziale per ottimizzare la salute durante e dopo la gravidanza.

In particolare, i primi 1000 giorni (dal concepimento ai primi due anni di vita del bambino) sono critici per la prevenzione delle malattie dell’adulto. Per esempio:

  1. L’obesità e l’eccessivo incremento di peso in gravidanza aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e dismetaboliche (alterazioni del metabolismo; tipiche malattie dismetaboliche sono il diabete e la gotta); anche il rischio di obesità nel figlio aumenta, dall’infanzia in poi.
  2. L’anemia da carenza di ferro (“sideropenica“) in gravidanza causa maggiori difficoltà di apprendimento del bambino fino al diciannovesimo anno di età e raddoppia il rischio di depressione in puerperio.
  3. La carenza di magnesio aumenta il rischio di ipertensione e malattia eclamptica (grave patologia della gravidanza, potenzialmente letale, caratterizzata da convulsioni).

La prima “stanza” che il bambino abita è l’utero e la sua prima “casa” è il corpo della mamma. Per questo è perfetto partire con una mamma in peso forma. La cellula adiposa, infatti, produce migliaia di molecole infiammatorie, che aumentano il rischio di diabete, ipertensione, insufficienza placentare, parto prematuro.
Mettersi in forma prima della gravidanza è un atto d’amore per il bambino che verrà. Così come eliminare l’alcol, il fumo di sigaretta e le droghe.

Seguire uno stile di vita sano e utilizzare integratori alimentari appropriati riduce il tasso di aborti e di malformazioni congenite, riduce i problemi di minor sviluppo del bambino, ottimizza il peso del bambino alla nascita.

Attenzione quindi al peso forma per le future mamme e attenzione alla dieta. Le condizioni più a rischio per carenze nutrizionali in gravidanza e puerperio sono:

  • le diete di esclusione (donne vegetariane, vegane);
  • il malassorbimento dei nutrienti (dovuto a celiachia, ipersensibilità al glutine, intolleranze alimentari, allergie);
  • cicli mestruali abbondanti-emorragici che causano anemia da carenza di ferro;
  • condizioni di sottopeso o sovrappeso-obesità (quest’ultima aumenta il rischio di diabete e ipertensione);
  • fumo, alcol, droghe.

Gli integratori alimentari più importanti in gravidanza

Quali sono gli integratori alimentari ottimali in gravidanza? Vediamo i più importanti.
Una vitamina essenziale è l’acido folico (o vitamina B9). Va assunta almeno tre mesi prima del concepimento, alla dose di 400 microgrammi al giorno. Può ridurre del 90% le malformazioni della colonna vertebrale e della testa del bambino (“tubo neurale“).
L’acido folico può anche ridurre del 60-70% le malformazioni cardiache e urogenitali, la labiopalatoschisi (malformazione della faccia, comunemente detta “labbro leporino“), il piede torto congenito (una delle più comuni malformazioni congenite delle ossa e delle articolazioni dei neonati).

L’acido folico, assunto insieme ad altre vitamine del gruppo B e ad oligoelementi in dosi adeguate, aiuta a ridurre anche i tumori maligni dell’età pediatrica (tumori cerebrali, neuroblastoma, leucemie).

La vitamina D è invece preziosa per le ossa e i muscoli del bambino, per la sua competenza immunitaria e per ridurre il rischio di tumori. L’apporto minimo di vitamina D è di 15 microgrammi al giorno.

E’ inoltre indispensabile che lo iodio sia in giusta quantità (220 microgrammi al giorno) per garantire lo sviluppo ottimale del cervello e degli occhi del bambino. E che il supplemento di ferro sia di almeno 30 mg al giorno per prevenire l’anemia o di 80 mg al giorno per curarla, soprattutto nelle donne più a rischio di carenze nutrizionali.

Con i giusti integratori alimentari, prima, durante e dopo la gravidanza, anche le donne che seguono diete vegetariane o vegane (in assenza di patologie specifiche) possono avere gravidanze splendide e bambini sani.

Integratori per facilitare il concepimento

Questi integratori alimentari e multivitaminici vanno assunti almeno tre mesi prima del concepimento, per tutta la gravidanza e l’allattamento. Sono consigliati anche ai futuri papà, per migliorare la qualità degli spermatozoi.

  • Omega3: 250-500 mg al giorno (Acido eicosapentaenoico, EPA e acido docosaesaenoico, DHA); preziosi per il cervello del bambino.
  • I magnifici sette: calcio, ferro, iodio, magnesio, rame, selenio, zinco.
  • Vitamine A,B, C, D, E, K.

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