In autunno mangiare un cachi al giorno contro stitichezza, colite, difficoltà a digerire

Energetico, depurativo, lassativo: il cachi è il frutto più dolce dell’autunno ed è anche un portentoso ricostituente naturale.

Morbido e dolcissimo, il cachi è un frutto originario della Cina: fu coltivato in Giappone attorno all’anno 1000. Verso la fine del 1700, con i primi missionari cattolici, il cachi fu introdotto anche in Europa.
Oggi sappiamo che il cachi è un ottimo alimento da mangiare nella stagione autunnale: è indicato per i bambini, gli anziani e gli sportivi, ma anche per chi soffre di stitichezza o colite. Il cachi aiuta infatti la regolarità intestinale: va mangiato maturo se si vuole ottenere un’azione lassativa, acerbo invece è astringente.
Il cachi è un’eccellente fonte di proteine, di vitamina A, vitamina C e di potassio. Quando è acerbo, il cachi è ricco di tannino che gli conferisce un sapore fortemente astringente. Quando invece il frutto è maturo, il tannino si riduce mentre aumentano gli zuccheri, che conferiscono al cachi il suo caratteristico sapore dolce.

Benefici del cachi contro stitichezza, colite, difficoltà a digerire

Soprattutto nel mese di novembre, è ottimale mangiare un cachi al giorno, preferibilmente a merenda.

Se il vostro problema è l’intestino e soffrite di stitichezza, è bene invece mangiare un cachi a colazione al mattino, quando siete digiuni: in questo caso il frutto deve essere ben maturo, e va mangiato senza semi né buccia.

Se soffrite di colite, il cachi del mattino deve essere un pò acerbo, perché è astringente.

Se digerite a rilento, gustate invece un cachi maturo prima di pranzo.

Controindicazioni del cachi

Il consumo di cachi è invece sconsigliato a chi ha la glicemia un pò alta, a chi è diabetico, a chi è in sovrappeso, a chi ha problemi di gastrite o di ulcera.

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