Maculopatia e distacco di retina: nuova cura

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Per la cura di maculopatia e distacco della retina gli interventi della chirurgia oculistica sono meno invasivi e consentono il recupero in 24 ore‏: una nuova tecnica mini-invasiva garantisce un post-operatorio ridotto e niente dolore.
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Degenerazione maculare e distacco di retina

La degenerazione maculare (maculopatia) è di solito causata dal processo di invecchiamento dell’ occhio, in questo caso si parla di degenerazione maculare senile. Alcune persone hanno però una predisposizione ereditaria: se hai un familiare affetto da degenerazione maculare, esegui degli esami periodici dall’ oculista dopo i 40 anni.
Altre cause che possono portare alla degenerazione maculare sono: traumi oculari, infezioni, infiammazioni, miopia.
Il sintomo iniziale della degenerazione maculare è la percezione alterata e distorta delle immagini seguita da una riduzione graduale e progressiva della visione centrale: i colori sembrano meno brillanti, la visione centrale è compromessa, le linee dritte appaiono distorte (i bordi delle piastrelle del pavimento possono ad esempio sembrare ondulati e anche il profilo di una casa appare distorto), possono essere percepite delle macchie grigie nel campo visivo.
Allo stadio terminale della maculopatia, la perdita della visione centrale diventa completa: non è possibile vedere nel punto in cui si fissa lo sguardo.
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Anche nei casi più gravi, la degenerazione maculare non provoca totale cecità perchè la visione paracentrale e laterale non è compromessa. Il distacco della retina può invece causare la perdita della vista.

Vitrectomia a 27 gauge per distacco di retina e maculopatia a cellophane

In Italia è stata introdotta una novità: la vitrectomia a 27 gauge.
La vitrectomia è una tecnica chirurgica usata per la cura di alcuni tipi di maculopatia e per il distacco di retina.
La novità è l’ evoluzione del diametro degli aghi delle siringhe, disponibili anche in Italia a 27 gauge, cioè 0,4 millimetri. In precedenza la misura più piccola disponibile era 25 gauge: 0,5 millimetri.
Per la microchirurgia questo è un cambiamento sostanziale: i risultati sono migliori, il recupero è di solo 24 ore, il post-operatorio è ridotto e non c’è nessun dolore.

L’ intervento di vitrectomia consiste nella rimozione del corpo vitreo: una sostanza gelatinosa trasparente presente all’ interno dell’ occhio, composta in gran parte da acqua e da sostanze come collagene e acido ialuronico. Il corpo vitreo aderisce in più punti alla retina, quindi l’ intervento deve essere eseguito da un chirurgo esperto per evitare danni.
La vitrectomia avviene praticando dei forellini all’ interno dell’ occhio attraverso i quali sono inserite delle microsonde che consentono di eseguire l’ intervento chirurgico sul corpo vitreo e sulla retina. Il diametro delle microsonde determina l’ invasività dell’ intervento: più piccolo è il diametro, migliori sono i risultati dell’ intervento chirurgico e la ripresa nel postoperatorio.
Con un diametro di 0,4 millimetri (vitrectomia a 27 gauge) non sono necessari punti di sutura, non c’è fuoriuscita di liquido nel postoperatorio e non ci sono complicanze. L’ intervento si esegue in tempi brevissimi (15-20 minuti) e il recupero funzionale avviene in 24 ore, senza dolore e in alcuni casi selezionati addirittura senza anestesia.

La vitrectomia è efficace in tutti i casi in cui il corpo vitreo non é più trasparente (nelle emorragie o nelle infezioni) oppure è responsabile del formarsi di una patologia a carico della retina (come il distacco di retina, la retinopatia diabetica, il foro maculare).
La vitrectomia a 27 gauge è indicata soprattutto per la maculopatia a cellophane e per il distacco di retina.

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