Mal di stomaco e cambio di stagione: disturbi della primavera

cambio di stagione mal di stomaco

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Con l’arrivo della primavera e con il cambio di stagione sono frequenti i disturbi della digestione.
L’organismo deve adattarsi alle nuove condizioni climatiche e il caldo può mettere in difficoltà l’apparato digerente, acutizzando problemi piuttosto comuni come ad esempio bruciore di stomaco, gonfiore addominale e cattiva digestione.

La primavera stimola importanti cambiamenti ormonali e favorisce nervosismo. Questo produce a sua volta un eccesso di secrezione acida nello stomaco, che provoca due frequenti disturbi digestivi: la gastrite e il reflusso gastroesofageo.
I sintomi possono variare molto da persona a persona, ma i più frequenti sono bruciore di stomaco, senso di nausea o vomito, sensazione di difficoltà nella digestione.

Il fumo di sigaretta, lo stress o alcuni trattamenti farmacologici sono alcuni dei tanti fattori che possono provocare indigestione. Con i ritmi lavorativi e lo stile di vita stressante, il pasto di fine giornata è diventato per molti quello più abbondante. Ma, durante le ore serali e notturne, l’apparato digestivo lavora lentamente, soprattutto se i cibi sono grassi o elaborati.

I problemi relativi all’apparato digerente possono quindi essere causati da ansia, stress, cattive abitudini alimentari e sedentarietà.

Per chi soffre di mal di stomaco, il cambio di stagione non è un buon momento. Con il passaggio alla primavera, infatti, i sintomi possono aggravarsi. Ci sono però semplici rimedi che aiutano a tenere sotto controllo acidità e bruciore di stomaco.
Per ostacolarne l’insorgenza, occorre assecondare le esigenze dell’organismo che, non dovendo più contrastare il freddo, riduce il fabbisogno di calorie e richiede una maggiore quantità di acqua e sali minerali.

Attenzione in particolare ad alimentazione e stile di vita. Per prima cosa, bisogna scegliere con cura ciò che si mangia.

Disturbi digestivi in primavera: cosa mangiare e cosa evitare

L’eccesso di cibo è uno dei principali fattori che porta l’organismo a produrre una maggiore quantità di acidi nello stomaco, allungando i tempi della digestione. Le abbuffate di cibo rendono particolarmente laboriosa e difficile la digestione, facilitando anche il reflusso di contenuto gastrico nell’esofago.

E’ quindi preferibile fare piccoli pasti ogni giorno e fare attenzione a cosa si porta in tavola.
Cereali come avena e riso, alcuni frutti come mela e pera, verdure come finocchio e carota sono molto benefici per lo stomaco perché facilmente digeribili.

Gli alimenti grassi o fritti, cibi troppo freddi o troppo caldi, caffè, tè e bevande gassate vanno invece ridotti o eliminati dalla dieta quotidiana.
Evita quindi carni rosse grasse ed insaccati, dolci con la crema, sostanze alcoliche, formaggi fermentati e latte intero, arance e agrumi (che possono aggredire l’esofago e lo stomaco stimolando la produzione di acido), pomodori, sottaceti, succhi di frutta confezionati.
Anche il cioccolato, la menta e i cibi piccanti (così come troppi condimenti) possono creare disturbi allo stomaco e sono da evitare.

L’alimentazione ha un ruolo fondamentale per controllare i disturbi della digestione.
Ecco gli accorgimenti da seguire per superare al meglio il periodo critico del cambio di stagione e favorire la digestione:

  1. fare cinque piccoli pasti nell’arco della giornata (colazione, spuntino a metà mattina, pranzo, merenda a metà pomeriggio, cena);
  2. evitare abbuffate e pasti abbondanti;
  3. mangiare lentamente e masticare molto;
  4. preferire pasta e riso cotti al dente perchè sono più digeribili;
  5. evitare alimenti troppo caldi o troppo freddi;
  6. preferire cibi asciutti in modo da assorbire la maggiore quantità possibile di succhi gastrici;
  7. bere acqua naturale nell’arco della giornata, ma bere poco durante i pasti per evitare di gonfiare troppo lo stomaco;
  8. evitare di dormire subito dopo aver mangiato.

Riguardo all’ultimo consiglio, ricorda infatti che la “pennichella” non aiuta la digestione.
La tentazione di fare un sonnellino subito dopo pranzo o di sdraiarsi sul letto (o sul divano) dopo cena è sempre in agguato, soprattutto a primavera.
In realtà, mettersi in una posizione orizzontale appena completato il pasto è una pessima abitudine, perché facilita la risalita degli acidi dallo stomaco nell’esofago. E’ meglio, quindi, andare a fare una breve passeggiata; in questo modo lo svuotamento dello stomaco viene accelerato, con conseguente diminuzione della sensazione di pesantezza e di bruciore.

Cosa fare per digerire bene

Mangiare lentamente, con una corretta masticazione, agevola la digestione e riduce i tempi di permanenza del cibo nello stomaco. I pasti vanno consumati da seduti e con calma, lasciandosi alle spalle nervosismo e preoccupazioni.

E’ meglio ripartire le calorie complessive nell’intero arco della giornata, mantenendo orari regolari senza mai saltare un pasto o ritardarlo eccessivamente e inserendo due spuntini (uno a metà mattina e l’altro nel pomeriggio) per tamponare l’acidità di stomaco.

Nella dieta quotidiana vanno preferite preparazioni semplici, poco condite e cucinate al vapore, ai ferri, alla griglia, alla piastra, al forno o al cartoccio.

Rimedi naturali per il mal di stomaco

La natura offre alcuni rimedi per i disturbi di stomaco. La camomilla, assunta sotto forma di infuso e a temperatura tiepida, rilassa la muscolatura dello stomaco e aiuta ad alleviare i classici disturbi, dalla digestione lenta alla gastrite, dall’acidità ai bruciori.

Un infuso a base di malva svolge un’azione lenitiva, antianfiammatoria ed emolliente, utile anche per crampi addominali. Ottimi rimedi naturali sono anche passiflora, iperico, melissa, anice, finocchio, ortica e timo.

Infine, risulta efficace la radice di liquirizia. Masticata nei classici bastoncini, oppure utilizzata nelle tisane, la radice di liquirizia allevia i dolori allo stomaco e migliora la digestione, ma è sconsigliata a chi soffre di ipertensione, perchè ad alte dosi favorisce il rialzo della pressione.

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