Materasso: quando bisogna cambiarlo?

materasso come scegliere

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Per un buon sonno ristoratore servono un buon letto, un buon cuscino e, soprattutto, un buon materasso. È proprio dal materasso che dipende in buona parte la qualità del sonno.
Sulla stretta relazione tra riposo e materasso sono stati fatti numerosi studi. Dormendo su un materasso nuovo, ad esempio, la durata del sonno rigenerante aumenta, ci si addormenta prima e i risvegli notturni si riducono per durata e frequenza. Rispetto ad un materasso vecchio di almeno 5 anni, dormire su un materasso nuovo migliora la qualità del sonno e riduce il mal di schiena.

Ricorda infatti che il materasso non è eterno! Scopri quando bisogna acquistare un nuovo materasso: quale scegliere per dormire bene e per la salute della schiena.

Quale materasso scegliere per dormire bene

Quando si dorme è importante che la colonna vertebrale mantenga la curvatura naturale. Se, invece, la colonna vertebrale viene costretta ad assumere una posizione non fisiologicamente corretta, si crea una costante tensione muscolare. I muscoli della schiena, del collo e delle braccia si ritrovano così a “lavorare” continuamente, anche durante il sonno, per compensare le posture scorrette.
Durante la notte la circolazione sanguigna rallenta e la temperatura corporea si abbassa. Diventa perciò fondamentale evitare che il materasso sia troppo rigido. Altrimenti il corpo, per cercare maggiore “accoglienza”, è indotto ad esercitare sulla superficie del materasso delle piccole pressioni che rallentano ulteriormente la circolazione.
Il materasso deve anche garantire un’adeguata traspirazione. Ogni notte, infatti, il nostro corpo rilascia un terzo di litro di liquidi in sudore.

Ogni persona ha i suoi gusti in fatto di comfort e di morbidezza-rigidità di un materasso. C’è chi ama dormire sul “duro” e chi preferisce sentire il corpo avvolto da un caldo abbraccio. Per questa ragione, ogni materasso va provato prima dell’acquisto stendendosi sopra. In un punto-vendita la “prova riposo” è breve, ma comunque sufficiente per fare dei confronti e farsi un’idea abbastanza precisa sul modello da scegliere.
All’atto dell’acquisto, è bene anche leggere con attenzione l’etichetta informativa: spiega come il materasso è stato prodotto, quanti sono gli strati interni e l’eventuale numero di molle.

Nei primi 3 mesi dalla data di acquisto, il materasso va girato testa-piedi e sopra-sotto almeno due volte al mese. Questo serve a riequilibrare i volumi del materasso e ad ottenere un assestamento uniforme di ogni suo punto. La pressione e le sollecitazioni che il materasso subisce variano, infatti, in base al peso delle diverse zone corporee.
Chi ha dei bambini piccoli, deve evitare che saltino sopra il materasso per non danneggiare gli strati interni. Per lo stesso motivo, non bisogna mai cercare di piegarlo o arrotolarlo.

Come scegliere il materasso per il mal di schiena

I materassi che riducono il dolore nei soggetti che soffrono di lombalgia cronica sono quelli medio-duri che sostengono bene il corpo senza sovraccaricare la colonna vertebrale.
Dormire su un materasso mediamente rigido riduce il mal di schiena da sdraiati e il senso di indolenzimento muscolare e di affaticamento quando ci si alza. Il materasso ideale deve essere abbastanza rigido da facilitare i cambiamenti posturali che si hanno durante il sonno e, allo stesso tempo, abbastanza soffice da evitare un’eccessiva pressione sulla pelle.

Come pulire il materasso

Per quanto riguarda la pulizia del materasso, bisogna evitare di usare acqua o vapore: l’umidità che penetra negli strati interni può favorire il proliferare degli acari. L’importante è far “respirare” il materasso assicurando una quotidiana e benefica ventilazione.
Il materasso in lana va periodicamente esposto al sole e battuto con il classico battipanni. Mentre per le altre tipologie di materasso basta far prendere aria ogni mattina per 20 minuti, a finestre aperte e senza lenzuola, così da eliminare bene gli aloni di umidità.
Infine, occorre ricordarsi che il materasso va cambiato ogni 5-7 anni, anche se di ottima qualità.

Quali sono i materassi in commercio

Ecco 3 tipologie di materasso.

Materasso a molle

Nei più nuovi, le molle sono racchiuse singolarmente in un sacchetto di tessuto. Un materasso che misura 80×190 cm deve avere almeno 8 file di molle in larghezza e 24 in lunghezza.
Il materasso a molle facilita la ventilazione interna ed offre un sostegno efficace. È particolarmente adatto a persone con corporatura robusta. È igienico e indicato a chi suda molto.
Versatile, è adatto a diverse basi di appoggio: con piani rigidi, sommiers e reti a doghe (con interspazi non superiori a circa 6 centimetri tra una doga e l’altra).

Materasso di lattice

Offre un sostegno graduato, diverso a seconda dei punti di pressione. Per l’elevata permeabilità all’aria e all’acqua delle sue cellette, ha una notevole capacità di ventilazione.
Il materasso di lattice è molto elastico, sopporta grandi pesi senza deformarsi ed è un buon isolante termico. Nella versione sfoderabile (e-o con imbottitura sintetica) contrasta la colonizzazione degli acari ed è quindi ideale per chi soffre di allergia.
Dal momento che è avvolgente e “asseconda” le forme del corpo, in alcune persone può dare la sgradevole sensazione di favorire una maggiore sudorazione durante il riposo notturno. Controindicato in luoghi molto caldi e umidi.

Materasso di poliuretano

La schiuma a lento ritorno (Memory Foam) è un poliuretano visco-elastico creato dalla NASA per gli astronauti. Si modella sotto il peso del corpo per poi riprendere la sua forma.
Il materasso di poliuretano offre la possibilità di differenziare le densità, ottenendo fino a sette sostegni diversi per testa, spalle, zona lombare, bacino, cosce, polpacci e piedi. È indeformabile, molto flessibile e un buon isolante.
Inoltre, favorisce la traspirazione corporea. Può anche ricevere uno speciale trattamento antibatterico e antistatico. Come per il lattice, ad alcune persone può dare la sensazione di essere troppo avvolgente e di far sudare di più.

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