Metodi anticoncezionali: quale scegliere?

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L’educazione ad una sessualità responsabile è indispensabile per evitare comportamenti pericolosi, proteggersi dai rischi delle malattie sessualmente trasmissibili e dalle gravidanze precoci o indesiderate. Essere informati sui metodi contraccettivi permette di avere una maggiore responsabilità che comporta scelte più mature e consapevoli, una maggiore autostima e rispetto per il proprio corpo.
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I rapporti non protetti dal preservativo espongono al rischio di contrarre le malattie sessualmente trasmissibili ed espongono a gravidanze indesiderate, con conseguenze sulla salute. Le malattie sessualmente trasmissibili come la sifilide, la candida, la clamidia (per citarne solo alcune), se non diagnosticate e curate continuano a progredire e colpiscono tutto l’organismo.
La contraccezione ormonale con la pillola anticoncezionale è importante, ma non mette al riparo da queste malattie sessualmente trasmissibili che, spesso, presentano il conto sulla salute anche 15 anni dopo.

Per quanto riguarda la contraccezione di lunga durata, il metodo della spirale è la scelta ottimale per le donne che hanno già avuto figli. La spirale protegge a lungo (per cinque anni), ha poche controindicazioni, è ben tollerata e anche i rischi di infezione ed espulsione oggi sono estremamente rari.
Sicuramente la spirale non è adatta alle adolescenti, per le dimensioni piccole dell’utero, e non è adatta alle donne che hanno molti partner sessuali, per il maggior rischio di infezioni. Chi non ha mai avuto figli, deve valutare la situazione insieme al proprio ginecologo.

La spirale a base di progestinico è più efficace di quella classica da un punto di vista contraccettivo: ci sono minori rischi di infezione, di gravidanze extrauterine e un migliore controllo del flusso mestruale, che diventa meno abbondante. Ha anche il pregio di essere utilizzabile dalle donne che non tollerano la pillola anticoncezionale.
La spirale a base di progestinico non aumenta il rischio di trombosi, non dà problemi dermatologici né ormonali, ed è indicata anche durante l’allattamento. Il progestinico che rilascia la spirale ha infatti un effetto locale e non sistemico.
L’inserimento e la rimozione della spirale spetta al ginecologo. Dopo tre mesi circa si esegue un controllo per verificare il corretto posizionamento e ogni anno nella visita ginecologica si verifica se va tutto bene. Ci possono essere dolori addominali, inizialmente e durante il ciclo, che spariscono dopo qualche tempo perché l’utero si adatta al corpo estraneo.

La classica sterilizzazione con la chiusura delle tube per le donne e la vasectomia maschile sono invece metodi irreversibili e necessitano di un vero e proprio intervento chirurgico.

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