Nodulo tiroideo: quando è necessario l’ intervento chirurgico per asportare il nodulo tiroideo

Un nodulo tiroideo negativo al controllo citologico dell’agoaspirato ha circa il 5% di probabilità di essere maligno (se il prelievo è stato effettuato e analizzato da personale esperto).
Tale probabilità aumenta con l’aumentare delle dimensioni del nodulo tiroideo, perché è più probabile che in presenza di grossi noduli non vengano “centrate” le zone dove sono le cellule maligne.

Per questo motivo in genere è consigliabile l’intervento chirurgico per asportare noduli molto grossi, ma la necessità dell’intervento dipende anche da altri fattori: le caratteristiche del quadro ecografico, l’eventuale compressione di strutture adiacenti, l’aumento di volume del nodulo tiroideo ai controlli ecografici periodici.

Un nodulo tiroideo di 4 cm di diametro sarebbe da asportare chirurgicamente, ma la negatività dell’agoaspirato permette di prendere un pò di tempo e, quindi, di rivalutare con l’ecografia (non prima di sei mesi) come e se si modificano le dimensioni del nodulo.
Vanno inoltre valutate eventuali modificazioni della secrezione ormonale. Di solito l’ endocrinologo consiglia di rifare un controllo ecografico ed ormonale (fT4 e TSH sono sufficienti) dopo sei mesi circa. Inoltre viene controllata anche la calcitonina.

Se si evidenzia un aumento delle dimensioni del nodulo tiroideo oppure un valore ormonale patologico, si rende opportuno l’ intervento chirurgico per asportare il nodulo.
Al contrario, se il nodulo troideo benigno è piccolo -e non aumenta di dimensione- e se non ci sono valori ormonali patologici, possono essere sufficienti controlli ecografici ed ormonali una volta all’anno.

Trovate ulteriori informazioni sulla diagnosi e sulla cura dei noduli alla tiroide qui: Diagnosi e cura noduli alla tiroide

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