Protesi al seno: problemi più frequenti

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L’ aumento del seno con protesi è uno degli interventi estetici più eseguiti in Italia e nel mondo. E’ sempre bene scegliere un medico qualificato: affidarsi ad un chirurgo plastico poco esperto aumenta il rischio di avere problemi nel post operatorio.
Quando è necessario rioperare le donne che hanno dei problemi con le protesi al seno, la seconda operazione è sempre più complessa della prima. Nelle operazioni di chirurgia estetica secondarie, cioè eseguite dopo che il primo intervento non ha avuto un buon esito, solo in pochi casi la paziente ritorna dallo stesso medico, mentre la maggioranza delle donne preferisce rivolgersi ad un altro chirurgo plastico. Ma non tutti i medici accettano di rioperare una paziente altrui.
E’ bene quindi scegliere con cura il chirurgo plastico a cui ci si rivolge già dalla prima volta, basandosi sull’esperienza dello specialista.
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Spesso i problemi nascono quando il chirurgo plastico impianta una protesi al seno troppo grande per il torace, per accontentare il desiderio della paziente. In una donna molto magra può succedere che la protesi debordi e che, essendoci poco grasso di copertura, sia visibile il contorno. In questi casi è meglio preferire una protesi piccola.
Un altro fattore che può incidere sul risultato è il livello in cui si mette la protesi al seno: il punto migliore è dietro il muscolo pettorale, dove la copertura è maggiore. Rispetto all’ innesto davanti al muscolo, questo intervento è tecnicamente più difficile, può causare un pò più di dolore nei primi giorni successivi, ma può servire ad evitare complicazioni e ad ottenere un risultato migliore. Occorre inoltre che la paziente rispetti le indicazioni da seguire dopo l’intervento di mastoplastica additiva per evitare l’insorgere di problemi.

Quando ci si affida ad un chirurgo plastico competente per aumentare il seno con protesi, le complicazioni nel post operatorio sono rare e risolvibili.
Le 4 complicazioni più frequenti con la mastoplastica additiva sono: contrattura capsulare, spostamento della protesi, rotazione delle protesi e rottura. Ecco cosa è bene sapere.

Protesi al seno problemi: indurimento del seno per contrattura capsulare

Questo problema può capitare durante tutto l’arco di vita della protesi al seno e le cause sono diverse: infezioni subcliniche (dovute a batteri presenti nella mammella e nei dotti oppure dovute a bronchiti o tonsilliti non curate con antibiotici), contaminazione delle capsule con materiale estraneo.
La contrattura capsulare si manifesta con l’ indurimento del seno e si risolve rimuovendo la protesi al seno e reinserendone una nuova.

Protesi al seno che si spostano

Un’ altra complicazione possibile è lo spostamento della protesi al seno: può capitare nei primi due mesi dopo l’ intervento chirurgico di mastoplastica additiva. Questo problema si verifica se la donna esegue un movimento troppo energico con le braccia oppure se fa molto esercizio fisico nelle settimane successive all’ intervento.
Trascorsi due mesi, il tessuto intorno alla protesi si cicatrizza e la donna può riprendere con regolarità la propria attività. In questo caso la soluzione è una nuova operazione per riposizionare la protesi al seno nella giusta posizione.

Rotazione protesi al seno

Questo problema può capitare con le per protesi al seno anatomiche che sono a forma di goccia e che, se si girano, cambiano anche la forma del seno. La rotazione delle protesi al seno può essere causata da diversi fattori:
– quando il chirurgo plastico realizza una “tasca” troppo larga per inserire la protesi al seno;
– quando (tramite un secondo intervento chirurgico) si passa da una protesi al seno più grande ad una protesi più piccola senza ridimensionare la tasca;
– quando la donna esegue dei movimenti eccessivi con le braccia.
La soluzione è rimettere la protesi al seno nella posizione originaria: a volte il problema si può risolvere con un’apposita manovra per girare la protesi, altrimenti si deve rioperare.
Questo inconveniente capita più frequentemente nei primi due mesi dopo l’intervento di mastoplastica additiva, ma può capitare anche successivamente.

Rottura protesi al seno

Può succedere che la protesi al seno si rompa. La rottura della protesi di solito è successiva ad un trauma, come ad esempio un incidente d’auto. L’incidenza di questa problematica è bassissima: le aziende forniscono gratuitamente una coppia di protesi per la sostituzione e, in alcuni casi, rimborsano anche il costo dell’intervento per il reimpianto.

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