Sintomi e cura bronchite virale e bronchite batterica: tosse, febbre, oppressione al petto

La bronchite va riconosciuta subito dai sintomi e va curata solo con i farmaci giusti, in modo da evitare che diventi una brutta polmonite.

I tre sintomi tipici della bronchite sono la tosse che sfinisce, la febbre e un senso di oppressione al torace. Non sempre però è così facile diagnosticarla: è molto frequente confondere la bronchite con altri disturbi di stagione, meno seri.

Ecco come si riconoscono e si curano le due forme di bronchite: batterica e virale.

Sintomi e cura bronchite batterica

La bronchite è una malattia acuta che può diventare molto seria per le vie respiratorie. Si riconosce da tre sintomi: la febbre trai 37.5 e i 38 gradi, una tosse secca e stizzosa che matura in catarro entro 2-3 giorni, e una continua sensazione di affanno e oppressione al petto.

Senza questi tre sintomi, non è bronchite: se il paziente ha solo uno di questi tre sintomi (febbre, tosse secca, affanno o senso di oppressione al torace) ma non ci sono gli altri, al massimo si tratta di una faringotracheite, cioè poco più di un mal di gola.
Quando invece di tratta di bronchite, per la cura il medico prescrive antibiotici per bocca (di solito penicilline) per almeno 6 giorni, e antinfiammatori come i Fans, l’ aspirina o anche il cortisone per le forme più serie di bronchite. Per agire sui sintomi, servono inoltre antipiretici (come il paracetamolo) e antitosse (il più efficace è la levodropropizina).

Sintomi e cura bronchite virale (da virus)

Con tutti i virus che circolano nella stagione fredda, è possibile che il colpevole della bronchite sia, invece, un virus. Basta frequentare spesso luoghi chiusi e affollati come cinema, autobus e uffici. E non è solo colpa dell’ influenza, come pensano in molti: la bronchite può essere scatenata anche da altri agenti virali, come i diffusissimi Rinovirus o Adenovirus.
A differenza della forma batterica, la bronchite virale provoca una febbre più alta (oltre i 38 gradi) e una tosse più secca, che ci mette più dei 2-3 giorni della batterica per produrre anche del catarro.
Vista l’irritazione forte, il medico prescrive un antinfiammatorio. Anche se contro i virus gli antibiotici non servono a nulla, ci sono casi in cui la situazione respiratoria del paziente suggerisce il loro uso per svolgere un’azione di copertura: meglio non rischiare che un batterio approfitti della situazione per insediarsi nei bronchi. Fondamentali, poi, sono gli antipiretici contro la febbre aggressiva e gli antitosse per sopportare meglio il disagio.

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