Sintomi e cura colite: ulcerosa, morbo di Crohn, sindrome del colon irritabile

Crampi e dolori alla pancia, gonfiori, corse in bagno (o lunghe attese senza esito), digestione difficile sono i sintomi tipici della colite che si presenta in diverse forme.

La colite vera e propria, cioè l’ infiammazione del colon, si distingue dalle altre forme di “mal di pancia” perché può essere acuta o cronica, ha sintomi violenti e, per l’ urgenza di evacuare, può svegliare chi ne soffre addirittura di notte. Le altre forme di colite invece, rientrano nella sindrome del colon ipersensibile (sindrome del colon irritabile o colite spastica): danno sintomi più blandi, anche se sempre fastidiosi, e non sono infiammazioni ma alterazioni della reattività del colon, l’ultima parte dell’ intestino. In genere queste forme più blande di colite si presentano con crampi in punti diversi dell’ addome e con l’alternanza di stipsi (stitichezza) e diarrea, ma gli attacchi non sono tali da svegliare chi ne soffre di notte.

Nel caso di colite vera e propria, cioè di infiammazione del colon, la cura è data dai farmaci. Negli altri casi di colite vengono invece prescritte cure integrate come probiotici e omeopatia, se il problema è dovuto a una flora batterica che non è più in equilibrio. Se invece il mal di pancia è una risposta all’ ansia, viene usata la fitoterapia. Per tutte le forme di colite l’attenzione per l’ alimentazione è comunque fondamentale. Sul fronte scientifico, i grassi saturi (in particolare quelli del latte e dei prodotti industriali) possono alterare la composizione della flora batterica intestinale provocando i sintomi della colite.

Sintomi e cura colite ulcerosa e morbo di Crohn: malattie infiammatorie croniche intestinali

Chi soffre di colite vera e propria (infiammazione del colon) con crampi e mal di pancia anche la notte ed episodi di diarrea anche a digiuno, deve rivolgersi subito dal gastroenterologo. Questi disturbi riuniti nella sigla M.I.C.I (Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali) comprendono la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Oltre all’ infiammazione del colon, possono comparire altri sintomi come febbre e presenza di sangue o muco nelle feci, che si evidenzia con l’ esame delle stesse.

Queste malattie si possono tenere sotto controllo con farmaci antinfiammatori come la mesalazina. La dieta quotidiana deve escludere i latticini e i cibi che innescano gli attacchi di colite, che vanno identificati e possono cambiare da paziente a paziente. Una volta messa a punto la corretta terapia farmacologica, il miglioramento dei sintomi della colite avviene in meno di quattro settimane. Oggi medicinali efficaci permettono di convivere abbastanza bene con queste malattie che attraversano fasi di benessere e di riacutizzazione, ma non guariscono definitivamente.

Diverticoli del colon: diverticoli intestinali

Un’ altra forma di infiammazione del colon è la diverticolite (diverticoli intestinali): nell’ intestino si formano delle tasche, i diverticoli, che si possono infettare. Gli attacchi di diverticolite arrivano all’ improvviso e si riconoscono perchè il dolore è forte e fisso in un punto dell’ addome. Riposo a letto ed antibiotici sono le prime cure prescritte in caso di diverticolite.
Trovate altre informazioni sulla cura dei diverticoli intestinali qui: Sintomi e cura diverticoli intestinali (diverticoli del colon)

Cura colite da stress: probiotici, omeopatia e dieta

Quando l’ addome è gonfio e dolente, il più delle volte è una conseguenza dell’ alterazione della flora e della funzione di barriera dell’ intestino. Questo organo infatti comunica con il sistema nervoso centrale e risente dello stress, infiammandosi. A causa dello stress, anche l’ equilibrio dei batteri intestinali “buoni” si altera e la digestione va in tilt. Ciò provoca un malessere che parte dalla pancia ma che può anche provocare cefalee (mal di testa), dolori alle gambe e persino stanchezza.

Per la cura sono fondamentali i probiotici ad alto dosaggio: sono capsule o bustine che forniscono almeno 10 miliardi di fermenti al giorno. I probiotici possono essere associati a una terapia omeopatica specifica con preparati isopatici, cioè con frazioni non patogene del batterio o del fungo da eliminare: agiscono perché stimolano il sistema immunitario a combattere l’ infezione. Nel giro di 2 mesi si arriva a “resettare” l’ intestino e rimediare a tutti i disturbi, comprese stanchezza e cefalee. Ma per mantenere i risultati occorre una dieta priva di carboidrati raffinati (è bene preferire pasta e pane integrali), lieviti e latticini, cibi “nemici” della flora batterica.

In particolare, se la pancia fa male quando si mangiano i latticini, la causa può non essere un’ intolleranza alimentare al lattosio, ma una permeabilità intestinale che dà sintomi molto simili: in questi casi l’ intestino tenue fa passare nel sangue germi e tossine. Per sapere se è questa la causa, è bene fare il test del lattulosio mannitolo nelle urine.

Sintomi e cura colite da ansia: fitoterapia

Se i sintomi della colite si scatenano dopo i pasti e peggiorano verso sera, i crampi colpiscono tutta la pancia, sono più o meno forti e possono durare da alcuni secondi a qualche ora, ma andando in bagno passano. In questi casi il colon, ricco di terminazione nervose, risente dell’ansia e della stanchezza.
Per la cura si parte con una terapia disintossicante: integratori fìtoterapici a base di estratti vegetali come boldo, sassifraga, melissa, opuntia (Biodepuroti) nella dose di tre-quattro cucchiai di sciroppo in un litro e mezzo di acqua naturale da sorseggiare durante il giorno.
Per calmare gli spasmi sono utili finocchio, anice stellato e cumino in tisana o come tintura madre: una tazza o 30 gocce in acqua dopo i pasti.
Per la digestione è utile il gemmoderivato di Ficus carica MG1DH nella dose di 50-100 gocce 2 volte al giorno.
E se c’è stitichezza vanno aggiunti probiotici e integratori a base di perossido di magnesio: sviluppano ossigeno a livello intestinale e bloccano le fermentazioni che provocano gonfiore, in più hanno effetti lassativi.
Già dopo 2 settimane si hanno i benefici, ma la cura deve durare almeno un mese, ed è da ripetere a cicli.

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