I rischi degli energy drink come Red Bull e Burn: sconsigliati a chi soffre di ipertensione e glicemia alta

Gli energy drink (le bevande energetiche) possono essere pericolosi soprattutto per certe categorie di persone. Lo afferma una ricerca pubblicata sulla rivista medica Annals of Pharmacotherapy: bere due lattine di bibite energetiche in una giornata aumenta infatti la pressione e la frequenza cardiaca del 7-10% con sintomi come tachicardia, ansia, tremori. Chi è iperteso o soffre di patologie cardiache deve dunque tenersi alla larga da queste bevande energetiche per evitare danni al cuore. Distribuiti in 150 paesi, gli energy drink hanno velocemente incontrato il successo soprattutto fra i giovani e i giovanissimi che spesso li sostituiscono al normale caffè e in discoteca li mixano anche con gli alcolici, con rischi da non sottovalutare. Gli energy drink contengono un mix di ingredienti stimolanti (le sostanze base sono caffeina, taurina, zucchero) che fa sembrare queste bevande innocenti, ma non lo sono del tutto. Gli energy drink si trovano al supermercato, al bar e anche in discoteca. Ma in che modo Red Bull & Company “mettono le ali”? L’ ingrediente chiave delle bibite energetiche è la caffeina: fa rilasciare adrenalina, l’ ormone che tiene svegli. La Red Bull è la più ricca di caffeina: ben 80 mg per lattina. Non si tratta di una bevanda qualsiasi: il contenuto di caffeina è più del triplo di una bevanda alla cola. Anche l’ aminoacido taurina contribuisce all’ effetto stimolante, ma può aumentare il rischio di ipertensione in chi è predisposto.

L’ aminoacido taurina contenuto nella Red Bull è stato scoperto nella bile di toro nel lontano 1827. Di qui il nome attribuito alla bibita energetica più famosa ! Gli energy drink forniscono energia di pronto utilizzo grazie anche alla presenza di zucchero e glucosio, che però hanno il difetto di far impennare il livello di zuccheri nel sangue, visto che passano molto rapidamente in circolazione. Tra gli energy drink quello con più zuccheri è Burn (14,4 grammi di zucchero ogni 100 ml), seguito da Leo Sprint (11,4 grammi di zucchero ogni 100 ml) e da Red Bull (11,3 grammi di zucchero ogni 100 ml). In conclusione, chi ha la glicemia alta ed è a rischio diabete dovrebbe evitare di bere energy drink, soprattutto a stomaco vuoto.

Energy drink: ingredienti e calorie

Ecco cosa contiene una lattina di Red Bull:
– acqua gassata e zuccherata con 27 grammi di zucchero che equivalgono a 5,5 zollette di zucchero;
– 80 mg di caffeina per l’ effetto energizzante;
Vitamine del gruppo B che contribuiscono attivamente al metabolismo energetico così come alle prestazioni intellettuali e fisiche;
– 600 mg di glucuronolattone che è un precursore della taurina; il suo uso dovrebbe servire ad aumentare la memoria e la concentrazione e ha effetti stimolanti simili a quelli ottenuti con gli antidepressivi ! Ma sembra anche che possa affaticare i reni;
– 1000 mg di taurina, un aminoacido che interviene nel funzionamento dei neuroni e nella trasmissione nervosa; in caso di intensa attività fisica la taurina facilita l’ eliminazione delle tossine ed evita i crampi muscolari.

Il leader di mercato italiano in fatto di energy drink è la Red Bull, seguita da Burn e Leosprint. Quest’ ultima (cioè Leosprint) è arricchita di estratti stimolanti da ginseng e guaranà. Ma quante calorie danno le bibite energetiche ? La più calorica è Burn con 61 calorie per 100 ml, mentre Red Bull fornisce 45 calorie per 100 ml. Simile è l’ apporto calorico di Leosprint. Questi drink si vendono in lattine da 250-485 ml (fatevi i conti: le calorie aumentano con quantità più alte !).

Non mescolare mai gli energy drink con l’ alcol

Il vero problema di questi energy drink è il mix con l’ alcool, molto comune fra i giovani. Il trio glucuronolattone, taurina e caffeina infatti maschera gli effetti dell’ alcool perché, essendo stimolante, contrasta gli effetti sedativi delle bevande alcoliche. Così c’è il rischio di abusare di alcolici, con tutte le conseguenze che sappiamo, compresa l’ assuefazione. Anche i riflessi, la reattività e la coordinazione sono compromessi. Alcune persone lamentano persino vuoti di memoria e alterazioni del comportamento (aggressività) dopo aver mescolato l’ energy drink con l’ alcol. Tante buone ragioni insomma per non mettersi alla guida prima di aver smaltito queste miscele pericolose. Alcol a parte, gli energy drink non sono adatti ai ragazzini: in un organismo in evoluzione, le sostanze stimolanti possono dare origine a una serie di effetti indesiderati come iperattività, ansia e mal di testa. I bambini per crescere hanno bisogno di carboidrati, proteine, grassi, non di sostanze toniche prive di valore nutrizionale. In conclusione, le bibite energetiche non fanno male se non le si miscela con l’ alcol e se si beve una lattina ogni tanto (l’ azienda stessa degli energy drink raccomanda di non assumerne più di due al giorno). Gli energy drink sono però sconsigliati a chi soffre di diabete, ipertensione o patologie cardiache. In ogni caso se ne può benissimo fare a meno: in caso di calo energetico si possono prendere una spremuta e un caffè. Un’ abbinata naturale al 100% e meno zuccherata e che non fa correre in bagno ogni cinque minuti per far pipì, uno degli effetti meno simpatici dei vari energy drink ricchi di caffeina !

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