Aumento del seno con protesi: l’ intervento chirurgico di mastoplastica additiva per aumentare il seno piccolo

Dai dati dell’ American Society of Plastic Surgeons e della Società italiana di chirurgia plastica ed estetica, in Italia e nel mondo cresce il numero di donne che decidono di sottoporsi alla mastoplastica additiva (l’ intervento chirurgico di aumento del seno con protesi). Per l’ aumento del seno, è molto importante la scelta della protesi giusta per ridurre il rischio di complicanze e permettere di ottenere un risultato finale naturale e duraturo. L’ aumento del seno è da sempre uno degli interventi di chirurgia estetica più desiderati dalle donne, ma anche uno degli interventi più temuti. Chi decide di sottoporsi e di affrontare un intervento chirurgico di mastoplastica additiva per aumentare il seno, non deve dimenticare che si tratta sempre di un’ operazione chirurgica. Sono quindi necessari alcuni accorgimenti per avere un risultato migliore, più naturale e duraturo, ma anche per evitare eventuali problemi. È possibile limitare le complicanze e i possibili interventi correttivi al seno facendo attenzione al professionista (il chirurgo estetico) da scegliere. La scelta delle protesi giuste per aumentare il seno è un passaggio molto importante nell’ intervento chirurgico di mastoplastica additiva: garantisce un risultato migliore e più conforme alle aspettative della paziente e può anche ridurre l’ incidenza di contrattura capsulare, una delle complicanze principali in questo tipo di intervento al seno.

Nel 10-15% dei casi succede infatti che l’ organismo reagisca in maniera anomala all’ inserimento delle protesi per l’ aumento del seno: anziché formare un “guscio” di tessuto fibroso, sottile ed elastico, che isola l’ impianto, capita infatti che la “capsula” diventi più rigida, rendendo visibili sotto pelle i bordi delle protesi al seno e costringendo spesso la paziente a sottoporsi ad ulteriori interventi di revisione. Le protesi per aumentare il seno con l’ intervento chirurgico di mastoplastica additiva devono essere di qualità garantita, in poliuretano o con superficie testurizzata, da preferire rispetto alle protesi lisce. Alle pazienti con una mammella piccola, con una prima o seconda misura scarsa, le protesi devono essere posizionate in sede sottomuscolare, altrimenti in poco tempo si potrebbero vedere i bordi della protesi e spiacevoli “arricciature” al centro del décolleté. E’ da non sottovalutare anche l’ armonia complessiva del corpo. Ultimamente alcuni modelli proposti dalla televisione hanno spinto alcune donne all’ eccesso. Le dimensioni delle protesi per l’ aumento del seno devono invece essere proporzionate a quelle del torace e delle capacità contenitive della mammella. Il rischio di protesi al seno troppo grandi non è solamente un aspetto innaturale, ma anche che la ghiandola mammaria possa essere praticamente annullata dalla pressione esercitata dalla protesi troppo grande. Inoltre (e questo vale per qualsiasi tipo di intervento chirurgico), è bene accertarsi che l’ intervento di mastoplastica additiva sia eseguito da un chirurgo estetico competente ed in una struttura autorizzata. Una volta terminata l’ operazione, bisogna seguire in modo rigoroso il decorso post operatorio: bisogna seguire scrupolosamente le istruzioni mediche anche una volta dimessi dall’ ospedale, in particolare bisogna indossare il reggiseno contenitivo per un mese, evitare sforzi e attività fisica per almeno 30 giorni.

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