Chetosi: dieta, effetti collaterali e cosa mangiare

Indice

  1. Chetosi: cos’è esattamente?
  2. Chetosi: effetti collaterali
  3. Dieta chetogenica e chetosi
  4. Chetosi: cosa mangiare e cosa no
  5. Conclusioni 

Si parla spesso di dieta chetogenica in ambito di diete e dimagrimento, ma non tutti sanno cosa sia e a cosa serva. Scopriamo meglio la chetosi tra dieta, effetti collaterali e cosa mangiare!

La dieta chetogenica è un piano alimentare di dimagrimento molto in voga e apprezzato negli ultimi anni, ma la sua idea di base e il suo funzionamento sono stati anche criticati.

Al centro delle polemiche (ma anche del successo di questa dieta) c’è il processo di chetosi, vale a dire uno stato metabolico caratterizzato da livelli alti di corpi chetonici.

Per capire meglio la dieta chetogenica e i suoi benefici è bene capire il processo di chetosi tra dieta, effetti collaterali e cosa mangiare.

Chetosi: cos’è esattamente?

La chetosi è una reazione dell’organismo a una bassa quantità di glucosio provocata da un digiuno prolungato o da una dieta low-carb.

Considerando che il glucosio derivante dai carboidrati ingeriti rappresenta la principale fonte di energia, il corpo si trova a cercare nuove fonti energetiche.

Il piano B dell’organismo è fare affidamento sulla riserva energetica stoccata in alcune parti del corpo sotto forma di grasso adiposo.

Il metabolismo si attiva per creare energia a partire dai grassi ma, durante tale processo, produce delle molecole di scarto chiamate corpi chetonici.

Tali molecole non sono nuove all’organismo, visto che si trovano in quantità ridotte nel sangue e vengono espulse regolarmente con le urine e la respirazione, ma possono creare problemi se si accumulano.

Chetosi: effetti collaterali

Un livello discreto di chetoni nel sangue crea una condizione chiamata chetosi che permette di dimagrire nell’immediato, ma potrebbe causare problemi se si prolunga per molto tempo.

Cosa succede al corpo quando va in chetosi? Tra i sintomi iniziali comuni ci sono disidratazione, malessere, vomito, nausea, mancanza di energie, dolori addominali e alterazione del PH sanguigno nei casi più lievi. In questo caso è sufficiente bere tanto per idratare, ripristinare l’equilibrio elettrolitico e tenere sotto controllo tali sintomi.

Le cose cambiano quando i chetoni portano al sangue acido (chetoacidosi) nei casi gravi relativamente rari da raggiungere con la dieta chetogenica. Questo tipo di chetosi è pericolosa perché può portare al coma, ma solitamente insorge a seguito della chetoacidosi diabetica (conseguenza del diabete legata a un deficit di insulina).

Dieta chetogenica e chetosi

La dieta chetogenica punta a mettere in atto un processo di chetosi controllato in grado di spingere il corpo a bruciare le riserve di grasso. A renderlo possibile è un regime alimentare low-carb, cioè con una quantità ridotta di carboidrati.

Se i livelli ideali di assunzione di nutrienti ed energia sono fissati tra il 45 e il 60%, la dieta chetogenica abbassa questa soglia intorno al 5-10%. Stiamo parlando di massimo 50 grammi di carboidrati al giorno.

La riduzione della quota di carboidrati comporta una diminuzione della secrezione di insulina e spinge il corpo a cercare una nuova fonte di energia. 

Quando il corpo va in chetosi da un lato utilizza il grasso come fonte di energia mentre dall’altro lato produce meno insulina e quindi non tende a immagazzinare grassi. 

Chetosi: cosa mangiare e cosa no

Come si fa ad andare in chetosi? La dieta chetogenica può essere declinata in modi diversi in modo da assecondare gusti e abitudini personali, ma mantiene il suo schema base. 

L’identikit di una dieta chetogenica è facile da riconoscere: quantità di carboidrati a basso indice glicemico ridotte al minimo (5%), quantità di proteine moderata (20% ) e quantità elevate di grassi buoni (75%).

Cosa si può mangiare con la dieta chetogenica? Il menù deve contenere carni bianche (pollo e tacchino), pesce, crostacei, uova, yogurt greco, formaggi, funghi e frutta e verdura poco zuccherine (es. lamponi, broccoli e cetrioli). Sì anche a semi oleosi, frutta secca, olio di oliva, olio di cocco e burro.

Tra i cibi da evitare ci sono ovviamente la pasta, il riso, i cereali, il pane e qualsiasi prodotto da forno. No anche ai legumi che, pur essendo ricchi di proteine vegetali, nascondono una quantità elevata di carboidrati. Semaforo rosso anche per frutta e verdura troppo zuccherine e patate. Ovviamente sono esclusi qualsiasi tipo di dolci e dolcificanti e le bibite.

Da questo elenco è facile intuire la difficoltà di seguire una dieta chetogenica, tanto più che la chetosi vera e propria si realizza dopo parecchi giorni di dieta, portando alla rinuncia o agli sgarri nella maggior parte dei casi. Quanti giorni di chetosi per dimagrire? La chetosi inizia dopo 7-14 giorni e con essa il dimagrimento.

È possibile velocizzare il processo di chetosi con alcuni integratori come Keton Aktiv appositamente formulati, eliminando nel contempo  i sacrifici a tavola e i problemi tipici della dieta chetogenica.

Conclusioni

La dieta chetogenica è una sfida e per questo la maggior parte delle persone rinuncia prima di raggiungere i primi risultati. Tuttavia sarebbe un peccato sprecare questa opportunità.

Per rendere tutto più veloce, evitare i rischi e iniziare a perdere peso è possibile fare affidamento su prodotti pensati ad hoc.

 

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