Cura disfunzione erettile nell’ uomo e cura incontinenza. Rischio infertilità maschile per i fumatori – Andrologia

L’ andrologia è la branca della medicina che focalizza i propri studi sugli aspetti sessuali e riproduttivi dell’ uomo in tutte le fasi della sua vita, con particolare riferimento alle disfunzioni dell’ ap­parato riproduttore e urogenitale. L’ andrologia rappresenta per l’ uomo l’ equivalente della gineco­logia per la donna. La SIAMS (So­cietà Italiana di Andrologia e Me­dicina della Sessualità) è la So­cietà scientifica che riunisce gli esperti di andrologia medica e di medicina sessuale. Sono stati presentati i risultati di diversi studi della SIAMS. Eccoli di seguito.

Il Levitra usato per la cura della disfunzione erettile dell’ uomo riduce anche i sintomi dell’ incontinenza

Uno studio condotto dal Diparti­mento di Fisiopatologia Clinica dell’ Università di Firenze sostiene che farmaci usati nella cura della disfunzione erettile nell’ uomo e con meno ef­fetti collaterali risultano efficaci anche nel migliorare la sintomatologia del basso tratto urinario. Per la cura dell’ iperattività vescicole (o incon­tinenza da urgenza), caratterizza­ta da contrazioni continue e scoor­dinate della muscolatura vescico­le, un’ importante alternativa ai far­maci antimuscarinici (tra i più usa­ti oggi) può venire dunque dai farmaci inibitori della PDE5 (tadalafil, vardenafil, sildenafil) uti­lizzati finora per il trattamento del­la disfunzione erettile nell’ uomo.

Questo studio, effettuato in un mo­dello animale di vescica iperattiva e in colture cellulari di vescica umana, ha dimostrato la capacità del vardenafil (inibitore dell’ enzi­ma PDE5, anche noto come Levi­tra) di normalizzare i meccanismi molecolari che causano un’ aumentata attività contrattile del mu­scolo vescicale. Pertanto, tali farmaci rappresentano una importante al­ternativa terapeutica con scarsi effetti collaterali anche nel caso di sintomatologia urinaria associata a iperplasia prostatica benigna (incontinenza).

Rischio infertilità maschile per i fumatori

Il fumo di sigaretta ha un effetto tossico sugli spermatozoi umani dell’ uomo. Lo ha confermato uno studio con­dotto da un gruppo di ricercatori delle Scienze Biomediche dell’ Uni­versità di Catania. È stato dimostrato che il conden­sato di fumo ha causato non solo rotture nella molecola del DNA, ma ha anche ridotto in maniera significativa la motilità degli sper­matozoi, fino a renderli completamente immobili. Durante la fase di ricerca sono stati selezionati sog­getti sani, non fumatori e con normali parametri del liquido semina­le. Gli spermatozoi con buona motilità e di normale morfologia sono stati quindi isolati ed esposti a do­si crescenti di condensato di fumo di sigaretta (0,1%, 3% e 5%) per 3 e 24 ore. Al termine del periodo di incubazione, è stata valutata la motilità degli spermatozoi nonché l’ integrità della cromatina e del DNA. Dopo 24 ore di esposizio­ne, gli spermatozoi erano tutti im­mobili, indicando che il fumo di si­garetta rappresenta un fattore im­portante nella riduzione della ca­pacità fecondante degli spermato­zoi e un serio fattore di rischio per l’ infertilità maschile.

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