Cure termali per acne e brufoli, cellulite e ritenzione idrica, calcoli renali, cattiva circolazione delle gambe

Le acque termali hanno molte proprietà curative per la salute e per la bellezza. A seconda dello specifico problema, esistono diverse cure termali: per la pelle grassa con acne e brufoli, per la ritenzione idrica, la cellulite e la pelle a buccia d’ arancia, per la cattiva digestione, il colon irritabile e la stitichezza, per i calcoli renali, per la cattiva circolazione delle gambe, le vene varicose e l’ isufficienza venosa. Di seguito sono spiegate le proprietà delle diverse acque termali utili per risolvere problemi specifici.

Cure termali per pelle sensibile, pelle grassa, acne e brufoli

Le acque termali sono ottime alleate per la salute e la bellezza della pelle. Se la pelle è delicata e soggetta ad allergie, sono consigliati bagni in acqua salsobromoiodica, dal potere antinfiammatorio, lenitivo e calmante. Se invece la pelle è caratterizzata da disturbi come l’ acne, anche in fase attiva sono utili bagni e vaporizzazioni sul viso di acqua sulfurea, dal forte potere astringente, capaci di restringere i pori, favorendo un’ azione anticomedogenica. La cura contro l’ acne è addirittura convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, in alcuni centri termali, è bene quindi informarsi presso la propria Asl.

Chi non ha l’ acne ma ha la pelle grassa, può regolarizzare il sebo attraverso nuovi percorsi termali che sfruttano fanghi ottenuti sempre con acqua sulfurea. Lo zolfo svolge un’ azione di forte peeling sullo strato corneo dell’ epidermide, favorendo l’ allontanamento delle cellule morte che aiuta il turnover cellulare. La pelle, così fortemente stimolata (in particolar modo la pelle del viso, ma anche del dorso delle mani, del collo, del décolleté, del torace) riprende nuovo spessore e si ottiene una regolarizzazione del sebo, di cui spesso è troppo ricca nei casi di pelle grassa. Un ulteriore impacco con acque salsobromoiodiche provvede ad innescare un meccanismo di stimolo della ricrescita e di idratazione naturale della pelle.

Cure termali contro ritenzione idrica, cellulite e pelle a buccia d’ arancia

Per i problemi di cellulite, l’ acqua termale è un valido aiuto. Contro cellulite e pelle a buccia d’ arancia risulta particolarmente indicata l’ acqua termale salsobromoiodica ipertonica, cioè un’ acqua termale con un’ alta concentrazione salina. In questi casi si arriva a circa 150 grammi di sale per litro: durante il bagno termale in acqua, la salinità elevata (per osmosi) richiama all’ esterno i liquidi che ristagnano tra le cellule. L’ acqua termale aiuta non solo per la combinazione di oligoelementi in essa contenuti, ma anche per l’ effetto di idromassaggio che stimola la circolazione. Il bagno termale è infatti abbinato a un idromassaggio. È possibile utilizzare una particolare modalità “di sfioramento”, dove il getto non è perpendicolare al corpo ed è quindi più delicato. Al bagno inoltre si possono associare anche altri trattamenti, come massaggi drenanti, linfodrenaggi e fanghi. Con sei bagni termali e sei massaggi anticellulite è possibile ridurre il giro coscia di circa 2,26 centimetri. Questo risultato è in parte dovuto all’ azione osmotica dell’ acqua, ma anche alla presenza di iodio che stimola il metabolismo periferico e risveglia così le cellule.

Cure termali per chi soffre di cattiva digestione, colon irritabile e stitichezza, calcoli renali

L’ acqua termale si può bere: è indicata, in particolare, per favorire l’ attività del fegato e della bile. Si sfrutta un’ acqua bicarbonato-solfato-calcica con un residuo fisso di circa 3,5 g: agisce sulla dispepsia gastroenterica e biliare, aumentando la quantità della bile e rendendola più fluida. Migliora anche la funzionalità e la motilità intestinale, risultando utile nel caso di colon irritabile con stitichezza. Inoltre, stimolando la funzionalità delle cellule epatiche, ha un’ azione disintossicante adatta a chi usa a lungo dei farmaci. L’ acqua termale viene assunta come bibita a un dosaggio personalizzato e stabilito dal medico. In alcuni stabilimenti termali, in ambiente controllato, come alle terme di Fiuggi, è possibile sottoporsi ad una terapia termale “spinta”, che favorisce l’ espulsione dei calcoli renali. Le cure termali vanno dai 12 ai 15 giorni.

Cure termali per la cattiva circolazione delle gambe, vene varicose e isufficienza venosa

Per chi soffre di insufficienza venosa e linfatica e vene varicose, l’ acqua ideale è carbonica: i bagni in quest’ acqua termale infatti danno una sensazione di calore e un aumento della circolazione a livello locale. Nelle vasculopatie sono consigliabili anche bagni termali in acqua salsobromoiodica, ed è particolarmente adatta l’ acqua arricchita di ozono, che garantisce un massaggio delicato. Oltre al bagno in acqua termale, che esercita una ginnastica passiva, si associa anche un percorso vascolare attivo, sempre in acqua termale. La terapia termale è prescrivibile dal medico per le patologie vascolari venose croniche. Per ulteriori informazioni sui benefici e sulle cure della cattiva circolazione delle gambe con l’ acqua termale, leggere anche l’ articolo correlato, cliccare qui: Cure Termali per gambe gonfie, cattiva circolazione, insufficienza venosa, ritenzione idrica delle gambe

Sul sito www.federterme.it si trova inoltre un motore di ricerca che seleziona le stazioni termali in base al problema specifico da risolvere.

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