Dieta chetogenica: che cos’è, come funziona, esempio di menù e rischi

Tra le diete e i regimi alimentari che si sono diffusi velocemente negli ultimi anni, coinvolgendo un gran numero di persone intente a perdere peso o a perfezionare il proprio aspetto fisico, spicca anche e soprattutto la dieta chetogenica. Trattasi di un approccio alimentare ormai molto noto, che è stato particolarmente discusso nel corso degli anni e che presenta, come diversi regimi di alimentazione, i suoi vantaggi e i suoi rischi, soprattutto per la salute e per l’attenzione che bisogna avere nei confronti di questo modo di assumere cibo. 

Ovviamente, uno dei problemi più comuni, a proposito della dieta chetogenica, riguarda la tipologia di cibi che dovranno essere assunti e il funzionamento della dieta stessa, per evitare errori che compromettano l’intero piano alimentare. Per questo motivo, di seguito si offre una panoramica più completa a proposito di che cos’è, come funziona e rischi della dieta chetogenica, con un esempio di menù che può essere seguito per portare a termine il proprio progetto alimentare. 

Che cos’è la dieta chetogenica e come funziona

Il modo migliore per evitare errori che mettano a dura prova la salute di un individuo è conoscere ciò che si sta facendo: anche per quanto riguarda la dieta chetogenica c’è bisogno di non seguire, pedissequamente, una moda senza conoscere nel dettaglio tutto ciò che la dieta prevede, in termini di alimentazione, regime alimentare e stile di vita. In termini semplici, la dieta chetogenica è una strategia alimentare, che si basa essenzialmente sulla riduzione dei carboidrati e che obbliga l’organismo a perdere il glucosio in eccesso, forzando il consumo energetico dei grassi che sono contenuti all’interno del tessuto adiposo: letta in questi termini, la dieta chetogenica è molto aggressiva e, in effetti, si basa sullo smaltimento veloce di chili e grassi in eccesso attraverso perdita di liquidi, ventilazione polmonare e attività motoria, che dovrà essere realizzata per perseguire il fine del dimagrimento e per supportare l’alimentazione scelta

Come per tanti altri regimi alimentari, anche la dieta chetogenica si basa su diverse tipologie di approccio al cibo, con quantità di carboidrati e calorie differenti che vengono assunte a seconda della dieta scelta. Per questo motivo, cambia anche il funzionamento di questo approccio alimentare che, però, in linea di massima prevede un protocollo standard: cibarsi, per 21 giorni, e di determinate tipologie di cibo, evitando l’assunzione di alimenti come cereali, patate, legumi, frutti, bibite dolci, dolci, birra e carboidrati alimentari derivanti da pasta e pane.

Un esempio di menù previsto in chetosi

Al fine di facilitare l’alimentazione di una persona in chetosi, di seguito si offre un menù che può essere seguito per evitare di assumere cibi non previsti dalla dieta. Un esempio di dieta chetogenica prevede pane di segale e un salume per colazione, uno spuntino con frutta secca, un pranzo con carne bianca o pesce accompagnato da verdura, come insalata o rucola, e un solo cucchiaio di olio. Lo spuntino pomeridiano sarà necessario per assumere proteine che possono derivare da uno yogurt greco o da fiocchi di latte mentre, a cena, sarà ancora la volta di carne bianca accompagnata da verdure, come melanzane o zucchine, con un solo cucchiaio di olio. In questo modo, si evita totalmente il consumo di carboidrati se non a colazione, introducendo un grande quantitativo di proteine nella propria dieta.

I rischi della dieta chetogenica

La dieta chetogenica può essere svantaggiosa per alcuni aspetti, soprattutto se si segue in maniera sbagliata questo approccio alimentare che può diventare sfavorevole sul lungo termine. Tra i rischi essenziali di questa strategia si citano innanzitutto la disidratazione e l’aumento del carico di lavoro nei reni, dal momento che si obbliga l’organismo ad espellere grandi quantitativi di grasso attraverso l’urina; in altri casi, sono stati riscontrati problemi relativi a ipoglicemia o ipotensione, con mal di testa, affaticamento, vertigini o nausea che appaiono la prima conseguenza comune. E ancora, potrebbero verificarsi casi di stipsi, palpitazioni cardiache o crampi muscolari, fino a episodi di malnutrizione gravi. 

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