Allergia primaverile: sintomi, cause, rimedi e trattamento

Con l’arrivo della primavera si osservano non soltanto belle giornate, clima più soleggiato e temperature più alte, ma anche gli effetti negativi di una stagione sicuramente molto particolare. In tantissimi amano sfruttare il caldo mite della primavera per giornate in mezzo alla natura, gite fuori porta o picnic, ma possono esserci degli effetti negativi per la propria salute. Nulla di preoccupante, si intende, ma comunque un qualcosa da tenere sotto controllo per vivere al meglio queste bellissime giornate. 

Tra le condizioni che possono riguardare maggiormente una persona, durante questa stagione, c’è sicuramente l’allergia primaverile, conosciuta anche come rinite allergica stagionale o con l’espressione – più popolare – di “febbre da fieno”. Ma di che cosa si tratta e, soprattutto, come rapportarsi ad essa? Di seguito si offrono alcuni consigli sul trattamento di questa allergia ma, prima, è bene analizzare sintomi e cause comuni. 

Le cause dell’allergia primaverile

Come detto precedentemente, l’allergia primaverile è una condizione assolutamente comune in questa stagione, che porta con sé non soltanto le belle giornate ma anche il movimento di insetti, polline e nettare per la sopravvivenza di api e tanti altri animali. Ciò non è sempre gradito dall’uomo, soprattutto per quelle persone più sensibili che potrebbero soffrire di una serie di sintomi. Ovviamente, per evitare che il trattamento sia sbagliato e che si assumano farmaci, o rimedi naturali, non adatti alla condizione che si sta vivendo, è bene analizzare quali possano essere le possibili cause dell’allergia primaverile. 

Di sicuro, il polline è la più comune tra queste: si sente parlare spesso di allergia al polline che porta con sé raffreddore, starnuti e altri fastidi di questo genere. Accanto al polline, altre possibili cause di allergie simili sono le graminacee, con acero, quercia, fleolo e segale che rilasciano dei pollini che possono essere molto fastidiosi per chi è particolarmente sensibile, soprattutto in alcune aree geografiche tra cui anche quella italiana. Talvolta, però, l’allergia non è generata dalle piante bensì dagli insetti, con api, vespe e formiche rosse che rilasciano veleno in grande quantità durante la stagione della primavera, in cui iniziano a imperversare tra i nostri giardini. Ovviamente, in questo caso bisogna fare particolarmente attenzione poiché alcune persone potrebbero reagire male al veleno degli insetti, fino a subire i sintomi di uno shock anafilattico; infine, ultima causa di allergia è la muffa che si accumula in casa, soprattutto a seguito di una stagione come l’inverno in cui la condensa diventa molto più elevata sulle pareti. 

I sintomi dell’allergia primaverile e le risposte immunitarie più comuni

Come sempre, la valutazione dei sintomi è un aspetto essenziale dello studio di una determinata condizione, così da comprendere anche quale debba essere la specifica risposta in termini sanitari. Per l’allergia primaverile i sintomi sono conosciutissimi e riguardano: congestione, occhi rossi, occhi gonfi, occhi che lacrimano, naso colante, starnuti, raffreddore, difficoltà a respirare, prurito agli occhi, al naso o alla gola. 

Come affrontare le allergie primaverili e l’importanza della prevenzione

Si viene adesso al punto più importante della questione: come riuscire ad affrontare le allergie primaverili e quale può essere il trattamento da adottare? Innanzitutto, è importante la prevenzione rispetto a determinate condizioni esterne: per esempio, per proteggersi dal polline si consiglia di tenere le finestre di casa chiuse o di utilizzare un filtro d’aria in casa mentre, per la muffa, è importante pulire le aree cosparse con della candeggina ma facendo bene attenzione a proteggersi con una mascherina protettiva, limitando le perdite di acqua e utilizzando anche una soluzione che contrasti l’umidità in casa. Infine, per quanto riguarda gli insetti, è fondamentale limitare le fonti di approvvigionamento di cibo per api o vespe, chiudendo i cestini dei rifiuti ed evitando di gettare impropriamente in giardino tracce di cibi zuccherini. 

Per affrontare al meglio le allergie primaverili la soluzione migliore è utilizzare degli antistaminici che permettano di ridurre immediatamente i sintomi relativi a raffreddore o starnuti. Tuttavia, come dimostrato da una recente ricerca in merito, il 65% delle persone che fa affidamento a questi medicinali non ne ha veramente bisogno, per cui è sempre bene attendere un paio di giorni cercando di gestire l’eventuale fastidio, prima di adottare una soluzione farmaceutica che appare piuttosto inutile. 

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