Crema viso con filtri solari anche in montagna sulla neve contro melanoma ed epitelioma (tumori pelle)

In alta quota, la protezione solare più adatta alla montagna (soprattutto in presenza di neve) è quella alta: per il viso sono consigliate creme con fattore di protezione 50+ se si trascorre una giornata in vetta. Oltre a bloccare i raggi Uva e Uvb che dal sole arrivano sulla terra (e sulla pelle), il fattore di protezione deve bloccare anche quelli che rimbalzando sulla neve e si riflettono sul viso. L’ applicazione di un prodotto solare garantisce inoltre un maggiore comfort per la pelle contro freddo e vento, soprattutto se si trascorrono molte ore all’ aperto, durante le passeggiate o le discese sugli sci. A pagare le conseguenze di una inadeguata protezione possono essere i capillari che, sollecitati troppo (tra sole e freddo) possono rompersi. Non usare un’ adeguata protezione espone inoltre al rischio di melanoma ed epitelioma (tumori maligni della pelle). Sia d’ estate al mare che d’ inverno in montagna è molto importante proteggere la pelle. In montagna a 1.500 metri i raggi raggiungono infatti un’ intensità del 20% in più rispetto al livello del mare e ogni 1.000 metri aumentano del 12-15%. Le nubi che si trovano a grandi altezze hanno un effetto schermante davvero minimo (circa il 20%); a bassa quota, invece, la loro capacità filtrante aumenta, ma è comunque parziale.

Per quel che riguarda il fenomeno della riflessione, la neve riflette la luce su ogni superficie con un’ intensità che arriva fino all’ 85% (l’ acqua del mare ne riflette solo il 20%). La maggior parte dei tumori della pelle è causata proprio dal mancato uso di un’ adeguata protezione. Per la diagnosi e cura dei tumori maligni della pelle (melanoma ed epitelioma), leggere anche l’ articolo correlato, cliccare qui: Diagnosi e cura tumori della pelle: melanoma, epitelioma e nei sospetti – Tumori Maligni

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