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Crema viso con filtri solari anche in montagna sulla neve contro melanoma ed epitelioma (tumori pelle)

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di Redazione

03/02/2012

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In alta quota, la protezione solare più adatta alla montagna (soprattutto in presenza di neve) è quella alta: per il viso sono consigliate creme con fattore di protezione 50+ se si trascorre una giornata in vetta. Oltre a bloccare i raggi Uva e Uvb che dal sole arrivano sulla terra (e sulla pelle), il fattore di protezione deve bloccare anche quelli che rimbalzando sulla neve e si riflettono sul viso. L' applicazione di un prodotto solare garantisce inoltre un maggiore comfort per la pelle contro freddo e vento, soprattutto se si trascorrono molte ore all' aperto, durante le passeggiate o le discese sugli sci. A pagare le conseguenze di una inadeguata protezione possono essere i capillari che, sollecitati troppo (tra sole e freddo) possono rompersi. Non usare un' adeguata protezione espone inoltre al rischio di melanoma ed epitelioma (tumori maligni della pelle). Sia d' estate al mare che d' inverno in montagna è molto importante proteggere la pelle. In montagna a 1.500 metri i raggi raggiungono infatti un' intensità del 20% in più rispetto al livello del mare e ogni 1.000 metri aumentano del 12-15%. Le nubi che si trovano a grandi altezze hanno un effetto schermante davvero minimo (circa il 20%); a bassa quota, invece, la loro capacità filtrante aumenta, ma è comunque parziale. Per quel che riguarda il fenomeno della riflessione, la neve riflette la luce su ogni superficie con un' intensità che arriva fino all' 85% (l' acqua del mare ne riflette solo il 20%). La maggior parte dei tumori della pelle è causata proprio dal mancato uso di un' adeguata protezione. Per la diagnosi e cura dei tumori maligni della pelle (melanoma ed epitelioma), leggere anche l' articolo correlato, cliccare qui: Diagnosi e cura tumori della pelle: melanoma, epitelioma e nei sospetti – Tumori Maligni
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