Salute donna e protesi al seno Pip a rischio rottura: possibilità di sostituire le protesi al seno Pip

Dopo lo scandalo delle protesi al seno Pip (le protesi al seno a rischio rottura prodotte dalla società francese Poly Implant Prothesis e certificate dalla società tedesca T.U.V Rheinfeld; trovate maggiori informazioni qui: Protesi al seno Pip a rischio rottura), l’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (AICPE) ha comunicato 5 linee guida per la salute delle donne italiane che hanno fatto un intervento di mastoplastica additiva (aumento del seno) con protesi Pip importate in Italia. Alcune semplici ma chiare linee guida di comportamento devono essere adottate da tutti i medici, a cui è richiesto un atteggiamento responsabile e meticoloso, valutando attentamente ogni singolo caso. Per le donne che si sono sottoposte ad un intervento di aumento del seno con protesi Pip e per evitare in futuro situazioni analoghe, queste sono le linee guida da seguire:
1- è raccomandabile una visita di controllo semestrale per tutte le donne con protesi al seno Pip a seguito di un intervento di mastoplastica additiva;
2- è necessario che a tutte le donne che presentino sospetto di contrattura capsulare, sieroma, infiammazioni loco-regionali, adenopatie, lesioni evidenti o rottura delle protesi al seno Pip, siano espiantate le protesi in questione e, se non esistono controindicazioni, sostituite con altro tipo di protesi al seno;

3- i casi di donne ansiose ma con protesi al seno Pip integre devono essere valutati attentamente e deve essere data alle donne la possibilità di sostituzione delle protesi;
4- alla FDA di ogni paese deve essere chiesto di valutare e certificare tutti gli impianti che vengono utilizzati sul territorio per evitare altre situazioni di altro tipo per altri dispositivi;
5- è necessario un registro degli impianti, per avere un rapido follow up di tutte le protesi al seno impiantate, in modo da poter gestire al meglio situazioni di questo tipo.

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