Test per la diagnosi di allergia: ai pollini, agli acari, alle intolleranze alimentari. Il vaccino desensibilizzante

L’ inizio dell’ autunno è sicuramente il momento migliore per effettuare dei test medici per la diagnosi di allergia (prick test) soprattutto per quanto riguarda le allergie respiratorie. Queste allergie infatti sono spesso dovute ad allergeni stagionali (come l’ allergia ai pollini) che col finire dell’ estate cominciano a scomparire dall’ aria che respiriamo. Il vantaggio di eseguire i test medici per la diagnosi delle allergie in questo periodo dell’ anno è molteplice:
– in primo luogo il paziente in questo periodo non è sottoposto ai continui stimoli allergici ambientali ed è quindi meno iperreattivo (minori possibilità di sopravvalutazione del risultato dei test per la diagnosi delle allergie);
– l’ assenza di allergeni permette di valutare i pazienti in un momento in cui non assumono farmaci (molti farmaci, come gli antistaminici, modificano in senso negativo la reattività al test medico per la diagnosi dell’ allergia);
– la diagnosi di sensibilizzazione allergica può portare in alcuni casi alla decisione di praticare una immunoterapia specifica (il cosiddetto “vaccino desensibilizzante”). In questo caso bisogna tener pre­sente i tempi necessari alla sua predisposizione (ogni vaccino deve essere costruito “su misura” per ogni paziente sulla base del prick test) e quelli per la sua effettuazione che deve avvenire nel periodo che precede la pollinazione, quindi prima della primavera.

In caso di particolari necessità, i test per la diagnosi delle allergie sono comunque eseguibili, con opportuni provvedimenti che l’ al­lergologo può mettere in atto, anche in altri periodi dell’ anno. Nelle forme di allergia da alimenti o da allergeni inalanti perenni, come ad esempio gli acari della polvere che seppure in concentrazioni variabili sono quasi sempre presenti negli ambienti in cui viviamo, il fattore tempo è infatti di importanza minore rispetto ai test per la diagnosi dell’ allergia ai pollini.