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Allergia al gatto: non dipende dal pelo del gatto ma dalla proteina Fel D1. Il gatto siberiano provoca meno allergie

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di Redazione

26/11/2009

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Allergia al gatto non dipende dal pelo del gatto dalla proteina Fel D1. Il gatto siberiano provoca meno allergieStarnuti, naso che co­la, lacrimazione, prurito agli occhi, crisi d' asma nei casi più gravi: sono i sintomi del­l' allergia al gatto che colpi­sce circa il 3% degli italia­ni. Tra coloro che soffrono di allergia al gatto ci sono anche persone che adora­no i gatti ma devono starne alla larga. Nei casi di allergia al gatto infatti, tenere un mico in casa significherebbe imbottirsi di farmaci antistaminici, colliri e decongestionanti nasali, oppure sottoporsi alla trafi­la del vaccino contro l' allergia al gatto, che dura ben quattro anni.
ALLERGIA AL GATTO: non dipende dal pelo del gatto ma dalla proteina Fel D1
Contrariamente a quanto si crede, non è direttamente il pelo del gatto a scatenare l' allergia: la risposta allergica è sca­tenata da una proteina, chiamata Fel d1, prodotta dalla saliva del gatto. I gatti, si sa, tengono molto alla loro pulizia personale e passano ore e ore a leccarsi il pelo; di conseguenza il pelo del gatto si bagna con la saliva, poi la parte umida della saliva evapora mentre la proteina Fel d1, seccandosi, vie­ne dispersa nell' ambiente. Ed è proprio la proteina Fel d1 a causare la reazione allergica. La proteina Fel D1 si ritrova nella saliva, nell' urina e nelle ghiandole ormonali e sebacee del gatto. Una volta inspirata da una persona allergica , la proteina Fel D1 provoca appunto la reazione allergica. E' errato affermare di essere allergici al "pelo del gatto": l' allergia non dipende dal pelo del gatto, quindi non ha importanza che il gatto abbia o meno il pelo lungo o corto o sia nudo, come lo Sphinx, o a pelo corto come il Devon Rex. Non diminuiscono i rischi di allergie perché per quanto riguarda l' allergia al gatto, la maggior parte delle volte è dovuta all' alta percentuale di proteina Fel D1. Tutti i gatti possiedono questa proteina ma solo un gatto ne possiede una bassa quantità: il gatto Siberiano.
IL GATTO SIBERIANO PROVOCA MENO ALLERGIE
Il gatto sibe­riano è una razza che scate­na molto raramente rea­zioni allergiche. Il gatto sibe­riano è un bel micio robusto e agile dal pelo lungo (i maschi possono arrivare ai 10 chili di peso). La differenza rispetto ai gatti sia­mesi & company, è che il gatto siberiano produce una più bassa quantità di proteina Fel D1 e inoltre ha il pelo idrorepellente (impermeabile) per resistere alle frequenti nevicate della gelida regione russa di cui è originario. La saliva del gatto siberiano, quindi, scivola sul pelo e si disperde in quantità decisamente minori rispetto ad altre razze di gatti. Non c'è comunque la certez­za totale che il gatto siberiano sia sempre tollerato dalle perso­ne sensibili alla Fel d1. Ma per gli amanti dei gatti vale la pena di tentare una prova di convivenza con il gatto siberiano, tenendo presen­te che i sintomi dell' allergia al gatto possono svilupparsi subito oppure in tempi lunghi. Ovviamente occorre anche sapere a chi affidare in seguito il gatto qualora la convivenza risulti impossibile. Sconsigliato, invece, intro­durre un gatto siberiano in una casa dove vivono bambini allergici, perché eventuali sintomi alle basse vie respiratorie potrebbero favorire l' insorgenza dell' asma.
PRECAUZIONI PER RIDURRE I RISCHI DI ALLERGIA AL GATTO
Ecco alcune precauzioni per ridurre i rischi di allergia al gatto: - è bene lavare il gatto una volta al mese (non di più, altrimenti il gatto rischia di avere pro­blemi dermatologici); - appli­care due volte alla settimana sul pelo del gatto e spruzza­re su tappeti e divani i pro­dotti antiallergenici in ven­dita nei negozi di animali; - non far dormire il gatto nella propria camera da letto; - per la pulizia della casa, usare aspirapolveri con filtro Hepa che trattiene le microparticelle.
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