Come smettere di fumare: terapia psicologica e farmaci per smettere di fumare. Controllo del peso e dell’ ansia

Smettere di fumare non è cosa semplice. In Italia i fumatori sono circa il 30% degli uomini e il 20% delle donne sopra i 15 anni. Il 75% dei fumatori afferma di desiderare di smettere di fumare e di liberarsi dalla dipendenza. Presso il Poliambulatorio Fd Medical Bonola di Milano, è previsto un percorso psicologico integrato (solo se necessario) dal trattamento farmacologico per smettere di fumare. Per smettere di fumare, il percorso è affrontato insieme a più figure professionali. Si tratta di un percorso di lunghezza variabile, con possibili ricadute: l’ importante è decidersi di riconoscere e affrontare il problema, alla soluzione poi si arriva insieme. L’ ambulatorio Antifumo di Milano si propone di inquadrare e gestire la disuassuefazione da fumo di ciascun fumatore grazie alla competenza di figure professionali dedicate. Il vizio del fumo crea infatti un’ alta dipendenza psicologica oltre che una dipendenza fisica dalla nicotina. Per molti fumatori rinunciare alla sigaretta sembra impossibile: il fumatore attribuisce inconsapevolmente un alto valore alla sigaretta, e così (a seconda delle persone e delle situazioni) la sigaretta può diventare una compagnia, un modo di scaricare lo stress, una ricompensa. Per smettere di fumare occorre quindi analizzare tutti i pensieri e gli stati d’ animo che costituiscono il “rapporto” tra un fumatore e la sua sigaretta: quando la sigaretta ha la meglio perché si ha la sensazione di non poterne proprio fare a meno, e quando al contrario si ha la sensazione e la forza di poterne tranquillamente fare a meno. Quando la situazione si fa chiara, diventa più facile fronteggiarla momento per momento e capire come affrontare le difficoltà che si incontrano per smettere di fumare (e per non ricadere nel vizio del fumo una volta smesso).

LE 3 FASI PER SMETTERE DI FUMARE

I percorsi individuali per smettere di fumare prevedono 3 livelli di lavoro:

1- ANALISI DELLE MOTIVAZIONI PER SMETTERE DI FUMARE
Con uno psicologo esperto di tabagismo si chiarisce se il periodo di vita attuale scelto per smettere di fumare è abbastanza tranquillo per pensare ad un cambiamento e si approfondiscono i pro e i contro del legame con la sigaretta così come sono “vissuti” da ciascun fumatore, per rafforzare il più possibile le energie che portano al cambiamento costruttivo. Si mettono così delle basi solide per affrontare il percorso di disassuefazione dal fumo.

2- INCONTRI SETTIMANALI PER SMETTERE DI FUMARE
Una volta stabilite le motivazioni personali con lo psicologo, il percorso vero e proprio per smettere di fumare inizia con degli incontri a cadenza settimanale per un mese, in cui si approfondisce un lavoro di analisi sul proprio modo di fumare, sul diverso valore e significato che hanno le singole sigarette nei diversi momenti della giornata; si affronta inoltre una graduale diminuzione del quantitativo di sigarette fumato fino a smettere definitivamente. Nei casi in cui la mancanza di nicotina provoca sintomi somatici o psichici molto fastidiosi, che possono essere d’ ostacolo per smettere di fumare, i medici dello staff possono prescrivere la somministrazione di sostituti nicotinici o di farmaci specifici (vareniclina e bupropione) sotto controllo medico, ma ciò riguarda percentuali di fumatori assai limitate.

3- IL COLLOQUIO FINALE DOPO AVER SMESSO DI FUMARE
È previsto inoltre un ulteriore colloquio a distanza di un mese di astinenza totale dal fumo, per valutare insieme la stabilità-sicurezza del cambiamento avvenuto. Il risultato finale è entusiasmante per un miglioramento generale della salute immediato dovuto all’ abbandono dei veleni della sigaretta, ma anche perché il fumatore da sempre convinto che la sigaretta sia più forte, fa esperienza che non è così e questo suscita una soddisfazione personale e un accresciuto senso di autostima, che a loro volta, come in un circolo virtuoso, possono portare ad altri cambiamenti positivi di vita.

In sintesi, il percorso per smettere di fumare prevede:
– Un incontro iniziale sulla motivazione: si valutano insieme i pro e contro dello smettere di fumare e si decide se è il momento giusto per farlo;
– Quattro incontri della durata di 40 minuti con cadenza settimanale nell’ arco di un mese dal seguente contenuto:
Prima settimana: che fumatore sono oggi ? Evoluzione del rapporto fumatore-sigaretta; a quali funzioni assolve la sigaretta, introduzione al metodo di auto-osservazione (consegna calendario);
Seconda settimana: analisi del proprio modo di fumare e progressiva diminuzione;
Terza settimana: stop al fumo; cosa accade, le strategie più efficaci, i trabocchetti del pensiero e delle emozioni (consegna materiale)
Quarta settimana: “grazie, non fumo”, la stabilizzazione del cambiamento.
– Il Colloquio finale: a distanza di un mese si viene richiamati per la verifica dei risultati ottenuti.

L’ APPROCCIO COMBINATO PER SMETTERE DI FUMARE: TERAPIA PSICOLOGICA E TERAPIA FARMACOLOGICA

Oltre a quello psico-comportamentale, il metodo che gode di maggiore credibilità per smettere di fumare è quello farmacologico, soprattutto se combinato a quello psicologico. La percentuale di successo per l’ approccio combinato si attesta al 20-30% a un anno di distanza dall’ inizio del trattamento per smettere di fumare.

IL METODO FARMACOLOGICO PER SMETTERE DI FUMARE: contro ansia, insonnia, aumento del peso

L’ obiettivo della prescrizione medica di farmaci specifici per smettere di fumare è il contenimento dei SINTOMI DI ASTINENZA (irritabilità, insonnia, ansia, difficoltà di concentrazione, diminuzione della frequenza cardiaca, aumento dell’ appetito e aumento di peso). La maggior parte dei sintomi scompare in alcuni giorni, ma il desiderio compulsivo di fumare e l’ aumento dell’ appetito possono persistere per settimane o mesi. Pertanto la terapia farmacologica per smettere di fumare(combinata alla terapia psicologico-comportamentale) trova indicazione nei soggetti fumatori con dipendenza fisica medio-alta. La dipendenza dal fumo è infatti un indice che si basa sul numero di sigarette fumate giornalmente (maggiore di 10), dai markers biochimici misurabili (cotinina urinaria e ossido di carbonio nell’ aria espirata) o mediante l’ uso di questionari. Il questionario più noto e utilizzato è quello di Fagerstrom in cui gli indici più sensibili di dipendenza fisica dal fumo sono il numero di sigarette fumate giornalmente e l’ intervallo di tempo intercorrente tra il risveglio e la prima sigaretta. La proposta di un trattamento farmacologico su prescrizione medica per smettere di fumare deve essere fatta a tutti i soggetti che fumano più di 10 sigarette al giorno o che risultano fortemente dipendenti al test di Fagerstrom. I mezzi farmacologici a disposizione oggi sono sostanzialmente di due tipi: i sostitutivi della nicotina e i farmaci “neuro modulatori” (bupropione e varenciclina).

FARMACI SOTITUTIVI DELLA NICOTINA PER SMETTERE DI FUMARE

Questi farmaci (su prescrizione medica) si basano sulla proprietà della nicotina di essere assorbita a livello delle mucose (gomme masticabili, compresse sublinguali, inalatori) e trans dermica (cerotti). La durata della terapia sostitutiva di solito va da 8 settimane per i cerotti, ai 3-6 mesi per le formulazioni ad assorbimento attraverso le mucose. Le formulazioni attraverso le mucose (gomme masticabili, compresse sublinguali, inalatori)permettono di ottenere un effetto picco tipico del fumo senza concentrazioni costanti della nicotina nel sangue ottenute invece con le preparazioni trans dermiche (cerotti) che assicurano livelli ematici stabili per alcune ore (16 o 24 ore a seconda del preparato).
Le CONTROINDICAZIONI all’ utilizzo dei sostituti della nicotina sono rivolte alle persone che soffrono di ipertiroidismo e diabete, ed è raccomandata cautela nella prescrizione in caso di accidenti cerebro vascolari e infarto miocardico recenti, con aritmie maggiori.

FARMACI NEURO MODULATORI PER SMETTERE DI FUMARE

BUPROPIONE: diminuisce il desiderio impellente di fumare e attenua i sintomi di astinenza. La durata del trattamento è di 7 o 9 settimane, ma può prolungarsi per alcuni mesi se il rischio di ricaduta è elevato. L’ efficacia del farmaco sulla disuassefazione da fumo è maggiore quando viene associato ai sostituti della nicotina per le prime settimane del trattamento.
Possibili effetti collaterali: cefalea, disturbi del sonno, vertigini, irritazione delle mucose delle vie digestive.
Controindicazioni: non è indicato nelle persone con patologie convulsive presenti o pregresse, nella diagnosi attuale o pregressa di anoressia o bulimia, cirrosi epatica, anamnesi di disturbi bipolari. La presenza di insufficienza renale o epatica e l’ età maggiore di 65 anni richiedono la modulazione dei dosaggi.

VARENICLINA: provoca una modesta stimolazione dei recettori, che mima gli effetti piacevoli della nicotina e un successivo blocco che impedisce che la nicotina, comunque assunta, provochi ulteriori effetti sui recettori. La terapia prevede un inizio graduale nei dosaggi e una durata di 12 settimane.
Possibili effetti collaterali: il più frequente è la nausea. Sono comunque segnalati cambiamenti del comportamento e umore depresso (attribuibili in parte alla stessa sospensione della nicotina).

I DANNI DEL FUMO DI SIGARETTA PER LA SALUTE

I danni provocati sul lungo termine dal fumo di sigaretta sono molteplici e a carico di diversi apparati dell’ organismo:
– apparato respiratorio (bronchite cronica, enfisema, asma, neoplasie polmonari e laringee, insufficienza respiratoria)
– apparato cardiocircolatorio (infarto del miocardio, cardiopatia ischemica cronica; scompenso cardiocircolatorio)
– apparato vascolare (arteriopatie periferiche; ictus cerebrale)
– apparato riproduttivo (possibili danni fetali).

Inoltre, chi inizia a fumare a 15 anni ha una probabilità 3 volte superiore di ammalarsi di tumore rispetto a un individuo che inizia a fumare a 20 anni.
I danni indotti dal fumo di tabacco sono attribuiti a oltre 4000 prodotti tossici generati dalla combustione del tabacco e dai componenti della sigaretta; a questi si aggiungono sostanze chimiche e additivi per migliorare l’ appetibilità del prodotto. Tra queste la nicotina è una sostanza con proprietà psicoattive capace di indurre dipendenza fisica.

L’ ASSUEFAZIONE DA NICOTINA: la dipendenza dal fumo e il tabagismo

La nicotina è un alcaloide che agisce a livello del sistema nervoso legandosi a recettori specifici localizzati in determinate aree cerebrali. L’ interazione tra la nicotina e tali recettori ha effetto eccitatorio, stimolando la liberazione di neurotrasmettitori responsabili degli effetti psico-comportamentali tipici del fumo e al tempo stesso bersaglio dei farmaci utilizzati per combattere i sintomi di astinenza. Infatti inizialmente l’ impiego del tabacco è motivato dal piacere e dagli effetti psicoattivi sull’ umore e sulle capacità intellettive. Con il tempo, tuttavia, si instaurano complesse modificazioni dei neuroni e dei loro recettori che portano a fenomeni di tolleranza e manifestazioni di astinenza: le dosi necessarie per ottenere gli stessi effetti aumentano e la mancanza della sostanza induce sintomi psicofisici negativi, che spingono a una nuova assunzione (si fuma sempre di più). L’ inquadramento del tabagismo (cioè dipendenza da tabacco) come disturbo del comportamento caratterizzato da perdita di controllo sull’ uso di una sostanza è di grande importanza poiché porta a considerare il fumo di sigaretta come problema medico a sé stante, ancor prima che insorgano danni organici e invita a mobilitare l’ attenzione di tutti e a investire sulla prevenzione e sul trattamento della dipendenza da fumo di sigaretta.

L’ AMBULATORIO ANTIFUMO DI MILANO PER SMETTERE DI FUMARE

Poliambulatorio FD Medical Bonola, via Quarenghi 23 Milano.
Tel 02-4074591

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