Alimentazione e salute: difendersi dai “cibi spazzatura”. Evitare additivi, glutammato di sodio, grassi idrogenati

Alimentazione e salute difendersi dai cibi spazzatura. Evitare additivi, glutammato di sodio, grassi idrogenatiPer un’ alimentazione sana e per difendersi dai rischi del “cibo spazzatura” è molto importante leggere l’ etichetta prima dell’ acquisto. In un regime alimentare vario ed equilibrato, una brioche confezionata (le classiche “merendine”) o un sacchetto di palatine ogni tanto sono “peccati di gola” che non lasciano conseguenze, ma basare la propria dieta e la propria alimentazione su snack, merendine e cibi precotti può portare alla lunga a problemi di salute arene gravi. Questi prodotti, infatti, non trovano posto nella piramide alimentare consigliata dai nutrizonisti, e in genere non apportano alcuni elementi indispensabili all’ organismo (come fibre e vitamine), sono molto calorici e in certi casi contengono additivi e grassi potenzialmente nocivi alla salute. La regola generale per una sana alimentazione è quindi di ridurre il più possibile il consumo di snack, merendine e cibi precotti nella dieta quotidiana. Quando si cede alla tentazione, meglio limitare i danni e leggere attentamente l’ etichetta prima di acquistare il prodotto. Ecco alcune regole per orientarsi nell’ acquisto.

PREFERIRE ALLE PATATINE FRITTE QUELLE COTTE AL FORNO
Rispetto alle patatìne fritte, le patate cotte al forno contengono minori quantità di oli di semi che, alle alte temperature raggiunte nella lavorazione, rilasciano perossidi, acreolina o benzopirene. Queste sostanze agiscono come ossidanti e a lungo andare appesantiscono il fegato, irritano la mucosa gastrica, alterano la flora batterica intestinale. Le conseguenze sono gonfiore e stitichezza.

SCEGLIERE LE MERENDINE CON AGGIUNTA DI FIBRE
Favoriscono il transito intestinale e aumentano il senso di sazierà.

CERCARE SULLA CONFEZIONE DEGLI SNACK LA SCRITTA “SENZA GRASSI IDROGENATI”
Significa che il prodotto contiene burro oppure grassi vegetali che non hanno subito una modificazione chimica per passare dallo stato liquido a quelle solido (come avviene ivece nella margania, il più classico dei grassi idrogenati). Nel tempo queste sostanze provocano danni alle membrane che rivestono le cellule di tutto l’ organismo.

LIMITARE I PRODOTTI CONTENENTI GLUTAMMATO DI SODIO
E’ un esaltatore di sapidità che può favorire l’ innalzamento della pressione arteriosa e, in alcune persone, scatenare cefalea e reazioni allergiche. Esiste inoltre un legame tra glutammato (l’ additivo E621) e il sovrappeso: già nel 1969 lo scienziato Dr John Olney scoprì che giovani topi nutriti con glutammato monosodico (MSG) diventavano rapidamente grassi. Il glutammato quindi è un additivo che fa ingrassare: gli esseri umani sono 5 volte più sensibili rispetto agli animali alla tossicità del glutammato e i bambini sono 4 volte più sensibili degli adulti. Secondo alcuni esperti, è proprio la precoce esposizione al glutammato, presente quasi ovunque nei moderni cibi industriali, una della cause dell’ aumento di obesità infantile. Il glutammato monosodico non solo favorisce l’ obesità, ma anche la sindrome metabolica che è associata al diabete, all’ ipertensione e ad un maggiore rischio cardiovascolare. Il glutammato monosodico è il sale dell’ acido glutammico, naturalmente presente negli alimenti; oggi viene prodotto industrialmente partendo da colture di lievito fatte fermentare su melassa di barbabietola. Il glutammato fa parte di molecole definite esotossine, che possono creare seri problemi nei soggetti sensibili (allergie, intolleranze, disturbi e malesseri vari).
Il glutammato si trova praticamente ovunque nei prodotti dell’ industria alimentare, spesso in compagnia di altri additivi dall’ effetto simile. E’ un esaltatore di sapidità ed è identificato con la sigla E621. Lo troviamo, ad esempio, negli insaccati, nelle salse, nelle conserve vegetali, negli snack, ma soprattutto nei dadi da cucina e nei preparati da brodo. I cibi freschi, non manipolati, non contengono glutammato. Al di là della sua sospetta pericolosità, il glutammato rappresenta un inganno: conferisce sapore a cibi che pesantemente manipolati (pastorizzati, omogeneizzati, raffinati, idrogenati, ecc.) non sanno più di nulla. Anche nei ristoranti, soprattutto quelli cinesi, si fa largo uso di glutammato.

ATTENZIONE AGLI ADDITIVI
Anche se per legge conservanti, emulsionanti e addensanti sono considerati sicuri per ia salute, è bene non abusarne. I metodi di conservazione dei cibi più sani sono il freddo (surgelati) e l’ atmosfera controllata (sottovuoto).

Ultimo consiglio, ovvio ma va ricordato, è rispettare sempre la data di scadenza riportata sulla confezione dei cibi.

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