Scarpe da corsa e scarpe sportive per la camminata veloce: consigli per acquisto e uso delle scarpe sportive

Nel momento in cui si decide di acquistare delle scarpe sportive, occorre fare attenzione ad alcuni accorgimenti. Se avete deciso di iniziare un allenamento con la corsa o semplicemente per camminare, ecco i consigli utili per non sbagliare nell’ acquisto delle scarpe sportive (e i vostri piedi vi ringrazieranno per primi !). La scelta delle scarpe sportive è molto importante in particolare per chi si cimenta con la corsa e l’ allenamento con il jogging. Il campo delle scarpe da jogging è vasto e l’ acquirente inesperto è spesso in difficoltà per svariati motivi. Un tempo infatti le scarpe per correre costituivano una ristretta nicchia per atleti che si allena­vano in modo più o meno serio, le case sportive producevano pochi modelli. A partire dalla fine degli anni ’80 l’ allargamento del concetto di attività fisica come nuovo modello di vita per una larghissima parte della popolazione oc­cidentale, ha reso ancora più scaltre le marche di scarpe sportive più famose: che bisogno c’era di cercare nuove tecnologie di materiali o sofisticati sistemi di ammortizzazione per pochi, quando era sufficiente studiare colori accattivanti e nomi coinvolgenti per vendere un prodotto a un numero dieci, cento, mille volte più grande di praticanti (o pseudo-praticanti) rispetto a pochi anni prima ? È stato sufficiente quindi aggiun­gere al nome iniziale magiche pa­role come “light, elite, estreme“: così facendo la scarpa era prati­camente la stessa dell’ anno precedente, ma commercialmente sembrava tutta un’ altra cosa.

A partire dagli anni ’90, invece, per soddi­sfare il concetto di rialzo protet­tivo nel tallone a salvaguardia del tendine di Achille, le calzature sportive avevano un dislivello tra punta del piede e tallone di svariati centimetri, che, aggiunto alla suola di per sé più alta che in passato, consentivano anche di “svettare” nei confronti di soggetti molto meno alti: ma le scarpe sono nate per correre, non per sfilate di moda. Attualmente la scelta è difficile, ma ecco alcuni consigli pratici per scegliere nel modo giusto le scarpe sportive senza inutili spese.

CONSIGLI PRATICI PER L’ ACQUISTO E L’ USO CORRETTO DELLE SCARPE DA CORSA

1- Non fidatevi a priori dei com­messi dei negozi di articoli spor­tivi, spesso è meglio acquistare un paio di scarpe con l’ aiuto di un amico esperto nella corsa che non deve per forza vendere “quel prodotto”.

2- Non lasciatevi ingannare dai discorsi su suole antipronazione (appoggio più marcato all’ interno) o antisupinazione (esattamente l’ opposto, cioè appoggio più marcato all’ esterno): meglio una calzatura “neutra”, che si lascerà consu­mare assecondando il piede e non viceversa; un’ eventuale cor­rezione dell’ appoggio del piede può essere personalizzata con plantari co­struiti su misura.

3- La scarpa da corsa deve es­sere leggera: se quando si acqui­stano calzature da passeggio viene rimarcato il concetto di leg­gerezza, a maggior ragione il peso di un modello di scarpe da corsa dovrebbe essere limitato, per evitare che i muscoli delle cosce, nel momento di massima flessione della gamba, siano eccessivamente impegnati nel sollevare una calza­tura pesante.

4- All’ opposto, non bisogna esa­gerare puntando solo sul peso: al­cune scarpe da competizione sono così ridotte all’ essenziale che dopo poche decine di chilo­metri (quindi pochi giorni) la suola sarà in buona parte consumata, la tomaia cederà in qualche punto e le strutture articolari e tendinee saranno troppo sollecitate.

5- Non utilizzate un paio di scarpe per correre dopo averlo usato inizialmente per camminare: l’ appoggio del piede a terra è completamente differente nelle due azioni, e anche il consumo della suola è di conseguenza di­verso. Questo può favorire, spe­cie in coloro che percorrono molti chilometri, l’ insorgenza di infor­tuni. Peggio ancora se lo stesso paio di scarpe è utilizzato alternativamente per correre o fare escursioni.

6- Una volta individuato il tipo di scarpa adatto alla propria struttura, al tipo di corsa, alle esigenze sportive, è consigliabile acqui­stare più paia dello stesso mo­dello: sembrerà uno spreco economico, ma, se si ha la possi­bilità, questo con il tempo si tra­durrà in un vantaggio. Alternando le scarpe da corsa infatti, la calzatura ha il tempo di asciu­garsi in modo naturale, senza seccarsi nei punti in cui si for­mano pieghe della tomaia o in prossimità delle cuciture, ed ha una durata molto maggiore.

7- Un’ alternativa (o comunque un’ integrazione) al punto precedente consiste nell’ acquisto di un asciugascarpe, disponibile nei ne­gozi di articoli sportivi: è una spe­cie di phon, dotato di timer, con due bracci (in cui infilare le calza­ture) che mandano un getto di aria ionizzata a una temperatura ideale per asciugarle senza che si induriscano o perdano elasticità. A questo proposito va detto in­vece che sono da bandire i la­vaggi in lavatrice.

8- Chi corre con una con­solidata pratica dovrebbe usare un ulteriore accorgimento, quello di utilizzare modelli di scarpe simili, ma di marche diverse: questo perché i materiali utilizzati per la suola sono differenti, come pure la struttura della tomaia, e questo permette di sollecitare la muscolatura del piede in modi differenti, consen­tendone sia il rinforzo che il miglioramento.

9- Si è accennato al problema dell’ appoggio del piede, che, se particolarmente scorretto, può essere causa di infortuni a chi corre; scartando l’ utilizzo di calzature sportive con caratteristiche particolari, è meglio lasciarsi consigliare eventual­mente da figure particolari come medici sportivi, ortopedici, fisioterapisti, allenatori, ma in tutti i casi solo di provata esperienza. Non sempre infatti l’ adozione di ortesi plantari rap­presenta la soluzione ideale: se è vero che tali solette sono adattate su misura all’ anatomia e all’ ap­poggio del piede di chi corre, bi­sogna anche tener conto del fatto che spesso più che un uso rappre­sentano un abuso, con costi spropositatamente elevati.

10- Da ultimo bisogna ricordare che il piede costituisce il tratto di unione tra l’ organismo in toto e il terreno. Sul piede ricadono tutte le solle­citazioni che dal capo si trasferi­scono fino a terra; per questo, a tutela del piede, dobbiamo ricordare che oltre alle calzature giuste bi­sogna adottare uno stile di vita che metta la salute, fisica e men­tale, al centro di tutto.

CONSIGLI PRATICI PER L’ ACQUISTO E L’ USO CORRETTO DELLE SCARPE PER LA CAMMINATA VELOCE

Passeggiare, marciare, cammi­nare a ritmo sostenuto sono attività che rispetto alla corsa hanno una sostanziale differenza: i piedi non si sollevano mai contemporaneamente, non esiste cioè una fase di volo in cui entrambi gli arti inferiori sono sospesi in aria senza che almeno uno prenda contatto con il terreno. Mentre correre non è per tutti, prescrivere come attività fisica camminare a passo veloce rappresenta un in­sostituibile mezzo per consumare calorie, aumentare la condizione fisica in generale, favorire il benessere attraverso la produzione di endorfine (una sorta di benefica “droga” autoprodotta, che allontana il senso di fatica e provoca euforia). Per scegliere un paio di scarpe adatte anche alle passeggiate impegnative si deve tener conto del fatto che camminare è un gesto semplice e im­mediato, che si può praticare con qualunque condizione atmosfe­rica e in qualsiasi stagione. Perciò una scarpa ideale è leg­gera, a scarponcino se si cam­mina in montagna o su terreni difficili, bassa se non sono previ­ste irregolarità del terreno o fango. La suola deve essere tac­chettata, per permettere ade­renza in ogni condizione; la tomaia, cioè la parte che viene cucita alla suola, dovrebbe consentire un facile lavaggio: i mate­riali più adatti sono “cordura” (per intenderci quello delle borse foto­grafiche) o goretex, ancora mi­gliore per il fatto che oltre a garantire impermeabilità permette la fuoriuscita di sudore all’ esterno, evitando il surriscaldamento del piede. La soletta interna della scarpa deve es­sere estraibile, per consentirne fa­cile lavaggio o un’ eventuale sostituzione con un plantare personalizzato in caso di problemi or­topedici. Ultimo accorgimento: una calzatura perfetta non con­sente uno sfruttamento ideale se non è indossata sopra delle calze adatte, che devono essere per­fettamente aderenti al piede e alla soletta, senza pieghe che pos­sono favorire l’ insorgenza di ve­sciche.

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