Dal virus dell’ Hiv ai sintomi dell’ Aids: i nuovi sieropositivi sono manager e ragazzini che non usano il preservativo

II virus dell’ Hiv miete ancora vittime, non solo in Africa ma anche a casa nostra e nei nostri “letti”.
L’ Aids c’è e si continua a diffondere anche nei Paesi Occidentali, compiici i “tradimenti di una notte” e la superficialità di tanti uomini “sani” che non usano precauzioni e preservativo. Sono infatti sempre più gli uomini eterosessuali “insospettabili” a contrarre il contagio del virus dell’ Hiv. Oggi l’ Aids non è un problema da “terzo mondo”, o confinato solo a chi si droga, come invece molti pensano in modo superficiale. La realtà è ben diversa.

In Italia i sieropositivi che hanno contratto il virus dell’ Hiv sono concen­trati per un terzo in Lombardia (metà a Milano). Si intende per sieropositivi coloro che hanno contrat­to il virus Hiv ma che non hanno ancora sviluppato la malattia dell’ Aids. Le persone che hanno contratto il virus dell’ Hiv non hanno sintomi, ma sono in grado di trasmettere il virus agli altri. E gli uomini infetti dal virus dell’ Hiv in Italia sono il doppio delle donne.

I NUOVI SIEROPOSITIVI COL VIRUS DELL’ HIV: MANAGER E RAGAZZINI CHE NON USANO IL PRESERVATIVO (“scappatelle” e tradimenti)

Ma chi sono i nuovi sieropositivi che contraggono il virus dell’ Hiv ? Sono persone “normali”, eterosessuali e “insospettabili”: il manager e il ragazzino alle prime armi. Il 50% dei casi di Hiv in Italia riguarda uomini di 40-50 anni che, viaggiando spes­so per lavoro, si concedono una “scappatella”. Oppure si tratta di ragazzini alle prime armi, che non vogliono usare il preservativo perché crea “difficoltà”. Queste persone hanno una cosa in comune: credono che le donne con cui hanno rapporti sessuali non protetti siano automaticamente sane. Come può infatti una bella ragazza, che ha un lavoro normale o che condivide lo stesso ambiente sociale essere malata ? Così come si pensa (erroneamente e superficialmente) che fare sesso occasionale solo per una volta senza pre­servativo, non necessariamente porti ad un contagio per Hiv.

E così que­ste persone tornano a casa, non fanno quasi mai il test per l’ Hiv (quello rapido dà il responso in poche ore ed è pro­posto in molti laboratori) e spesso contagiano le partner completamente ignare delle “scappatelle”.

IL VIRUS DELL’ HIV è INIZIALMENTE ASINTOMATICO: OCCORRE IL TEST.
I SINTOMI DELL’ AIDS E LE CURE

Allora come riconoscere i primi sintomi dell’ Hiv e cosa fare subito ?
Il problema sta nel fatto che chi è sieropositivo (ha cioè contratto il virus dell’ Hiv) sviluppa i primi sintomi della malattia anche dopo anni dal contagio. Inizialmente quindi non ci sono sintomi visibili: quando si è siero­positivi non ci si ammala di più, non si prendono più influenze o infezioni degli altri, e non si hanno i segni tipici della malattia. I sintomi veri e propri dell’ Aids sono un iniziale calo delle forze, la febbricola che non passa, inappe­tenza, dimagrimento e macchie sulla pelle. Ma quando appaiono questi sintomi è già tardi: è vero che chi ha il virus dell’ Hiv oggi può vivere fino a 80 anni, ma a patto che la terapia con gli antivira­li (ora con pochi effetti collaterali e in 2-3 pillole) ini­zi presto, affinchè il sistema immunitario tenga sot­to controllo il virus.

Come prevenzione dal virus dell’ Hiv e dall’ Aids c’è solo l’ uso del preservativo e, di questi tempi, la fedeltà !

Potrebbero interessarti anche...