Dolore alle spalle: può essere sintomo di un dente mancante e di un problema alla masticazione dei denti

Notti in bianco, male alle spalle e grande stanchezza possono in realtà essere i sintomi di un problema di salute ai denti. Tanto che è nata una disci­plina che studia da vicino la ma­sticazione e ne corregge le disfunzioni: la gnatologìa. Denti, lingua e mascelle costituiscono infatti un meccanismo perfetto ma complesso, fatto di muscoli ed articola­zioni sempre in movimento: deglutiamo circa 1300 volte al giorno e 800 volte la notte. La masticazione inoltre è strategica per di­verse funzioni vitali (dalla digestione alla respirazione) ed è stret­tamente connessa alla colonna ver­tebrale: un’ alterazione della masticazione può ripercuotersi infatti sulla postura. Inoltre la masticazione coinvolge terminazioni nervose direttamente a contatto con il sistema nervoso centrale. Ecco perché, se c’è qualcosa che non va in bocca, si sente subito male anche in altre parti del corpo. I muscoli masticatori, l’ articola­zione tempore-mandibolare e i denti sono tra loro in delicato equilibrio: quando questo equilibrio si altera, le conseguenze possono essere dolorose. Una masticazione scorretta a lungo andare può por­tare a disturbi anche molto diversi tra loro, dal dolore alla mandibola che si irradia all’ orecchio, alla cefalea (mal di testa), all’ insonnia.

DOLORE ALLE SPALLE: PUò ESSERE IL SINTOMO DI UN MOLARE MANCANTE O DI UNA CATTIVA MASTICAZIONE DEI DENTI


Quando si avverte dolore alle spalle e nella zona del corpo tra le scapole, i sintomi possono in realtà dipendere dalla bocca e occorre individuare e risolvere la causa. Molto spesso infatti questi disturbi di salute possono dipendere da un molare mancante non sostituito tempestivamente rivolgendosi ad un dentista. Lo spazio vuoto dovuto ad un molare mancante, altera infatti i rap­porti interni alla bocca: si tende a masticare solo da un lato (ecco perché i dolori alle spalle sono più forti sul lato in cui si tende a masticare di più). La cura per questo tipo di disturbo è un semplice bite su misu­ra per l’ arcata dentale inferiore, che rimette in linea la bocca e la sostituzione del dente mancante con un impianto. Anche alcune sedute da un chiropratico sono utili per “sciogliere” le arti­colazioni doloranti.

Non è facile collegare subito un dolore alle spalle a una malocclusione dentale. E’ possibile però sospettarlo se i denti sono storti perché, ad esempio, da piccoli non è stato messo l’ apparec­chio ai denti, oppure se le due arcate dentali non combaciano, o ancora se manca un dente. Tutte queste situazioni alterano le arti­colazioni temporo-mandibolari, provocando un irrigidimento dei muscoli e dei tendini che si propaga fino alle spalle. L’ estrazione del molare destro, per esempio, crea un vuoto che l’ organismo tende a riempi­re con una serie di movimenti compensatori che alterano i rapporti dentali. I muscoli della masticazione spostano i denti vicini, incli­nandoli, mentre il dente sottostante tende a salire. Di conseguenza, la mandibola slitta in avanti in modo da ristabilire un contatto tra i denti. Ecco allora che arriva il dolore alle tempie, alla cervicale o alle spalle. La soluzione imme­diata consiste in un bite, una “mascherina” in resina rigida creata su misura dall’ odontoiatra (il costo è sui 700 euro). Indossata per un certo periodo, impedisce i contatti scorretti tra i denti. I denti mancanti vanno poi sostituiti con un impian­to in titanio, su cui si può montare il giorno stesso una protesi fissa. In questo modo si riducono i tempi. Impianto e corona costano circa 2000 euro.

QUANDO LA MANDIBOLA SCROSCIA DURANTE LA MASTICAZIONE

Se si addenta una mela e si avverte un fastidioso rumorino alla mascella, questo sintomo si chiama scroscio mandibolare, ed è un disturbo comune provocato da un’ asimmetria (che di solito si ha dalla nascita) dell’ articolazione all’ altezza del condilo (il punto in cui la mandibola s’ inserisce nell’ osso mascellare). La soluzione per non sentire più il “clic” della mascella è il bite: un apparecchietto trasparente (perciò invisibile) che ammortizza l’ attrito. I benefici si avvertono subito. Occorre però portare il bite il più possibile: a volte è utile indossarlo per lunghi periodi, anche di notte.

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